Baker Street è una delle strade più conosciute di Marylebone, vicina al visitassimo museo di Madame Tussauds, e immortalata da Sir Arthur Conan Doyle, che ha immaginato in questa via la residenza del suo Sherlock Holmes.
Al numero 58 di Baker Street è spuntata qualche mese fa una nuova pizzeria italiana, romana, per la precisione, “Buongiorno e Buonasera”. Nuova a Londra, perché già ne esistono due: a Oxford, e un’altra nel lussuoso centro commerciale di Bicester Village, dove può contare su un caratteristico motocarro “Ape” attrezzato per lo “street food”.
“Perché non concedersi una vera
pizza italiana, e il vero gusto italiano, anche fuori dall’Italia? Mi sono fatto questa domanda molte volte. La mia risposta? Ho creato Buongiorno e Buonasera”, dice Alessandro Bianchetti, nato a Rieti, che quattro anni fa ha inaugurato la sua prima pizzeria a Oxford assieme alla moglie Federica, che si occupa dell’aspetto finanziario, senza la quale non avrebbe potuto portare avanti questo progetto.
Viene da un percorso completamente diverso, Alessandro: in Italia era un costruttore, poi, come tanti, esasperato dai problemi che ci sono nella Penisola, ha deciso, anche con un po’ di amarezza, di andarsene e di trasferirsi in UK, insieme alla moglie e ai tre figli. Ha scelto, inizialmente, la cittadina universitaria di Oxford, dove tuttora risiede, perché’, dice, ho pensato che fosse meglio cominciare fuori Londra, così piena di tutto, e farsi le ossa in un posto più tranquillo e meno inflazionato, che, comunque, ospita durante l’anno un gran numero di studenti e turisti. Dopo essersi fatto una buona clientela, convinto che in questo paese esista ancora la meritocrazia, ha deciso quindi di provare ad aprire una pizzeria anche a Londra. “Buongiorno e Buonasera”, perché si può mangiare tutto il giorno, da mattina a sera, ed è aperta sette giorni su sette.
È un tipo calmo, Alessandro, e di non molte parole, e indaffarato, ma ci racconta la sua storia e la sua attivita’ con passione, crede in quello che fa, il suo intento era portare in Inghilterra i prodotti di qualita’, che usa per la sua pizzeria, della sua terra, ed e’ molto felice di averlo fatto. Ci tiene anche a precisare che la sua è la “pinsa romana”, già nota agli antichi romani e considerata l’antenata della pizza, ed è fatta con ingredienti non usuali: farina di frumento, farina di riso e farina di soia, che rendono l’impasto più leggero e digeribile.
“Vogliamo che i nostri clienti, moltissimi italiani, ma non solo, si sentano a casa, che si godano una vera pizza italiana, o altre specialità”, tra cui lasagne, dolci (sul bancone, in bellavista, cannoli di ricotta e biscotti occhio di bue), olio, vini, e un ottimo caffè, un vero espresso, non facile da trovare, anche tra gli italiani, tutto realizzato esclusivamente con prodotti che vengono dalla nostra terra. Anche il posto è accogliente, luminoso, piuttosto grande, con un certo spazio tra un tavolo e l’altro, e tante cose buone esposte sugli scaffali a muro, oltre che pannelli che ricordano la mission del locale “our mission is to export traditional Italian pizza. No pizza with pineapple or chicken!”.
Alessandro ha dovuto fare, come ogni
imprenditore che si rispetti, la sua gavetta, ma ora è soddisfatto. È vero che Londra è inflazionata di tutto, che ci sono molte possibilità, ma anche molta competizione, ma se si hanno le idee chiare e si lavora bene si possono avere grandi soddisfazioni. Buongiorno e Buonasera, in soli sette mesi, è ai primi posti su Tripadvisor, e perfino la BBC li ha citati, in un servizio sulla Brexit, ci dice fiero Alessandro, mentre ci mostra il video. Su questo argomento, tra l’altro, Alessandro non è pessimista, ha molta fiducia nel “pragmatismo” inglese, ed è convinto che gli inglesi rinsaviranno, e alla fine troveranno un accordo ragionevole.
Ma la sua attività non finisce con una semplice pizzeria, è molto attivo, e vuole sperimentare, infatti, oltre ad un servizio di delivery e di catering, sono in programma vari progetti: organizzare classi per una scuola di pizza, ed eventi di degustazioni e di vario tipo, che gli permetteranno di essere un punto di riferimento, questo è il suo desiderio, della qualità italiana.
Alessandro e la sua famiglia sono molto fieri della loro storia e di questa loro attività, e molto soddisfatti, e ci confida, non tornerebbero a vivere in Italia, preferiscono andarci solo in vacanza. Ci salutiamo dopo aver assaggiato una pizza con salsiccia e porcini, davvero buonissima, e con la promessa di rivederci presto per nuovi progetti.
Silvia Canuti