Complice la seconda ondata della pandemia, la paura serpeggia orma incontrollata al pari del virus in tutta Italia, dove è salito all’85% il numero delle persone che si dicono preoccupate o molto preoccupate per l’emergenza Covid. Si tratta di una brusca inversione di tendenza dopo i mesi dell’estate che avevano visto invece – grazie anche ad uno stuolo di “esperti” in preda ad un irresponsabile ottimismo – la diffusione di una fiducia crescente e la speranza di avere ormai il peggio alle spalle.
Il sentimento di ansia e paura è stato ben fotografato da un’indagine Coldiretti/Ixe’ che all’inizio dell’autunno ha segnalato livelli di preoccupazione ormai paragonabili a quelli dello scorso maggio in occasione del primo lockdown.
La paura nasce anche dal fatto che quasi la metà degli italiani (43%) conosce personalmente qualcuno che ha contratto il coronavirus.
La preoccupazione riguarda soprattutto la salute propria o dei congiunti con la grande maggioranza che vede in prospettiva un ulteriore peggioramento della situazione e lo spettro di nuovi lunghi lockdown. Una possibilità destinata ad avere effetti disastrosi sul piano economico ed occupazionale, come dimostrano le proiezioni sull’andamento fortemente negativo del PIl nel 2020 ed i rischi per il lavoro.
Gli effetti della pandemia non risparmiano nemmeno la spesa alimentare che fa segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. La spesa complessiva per il cibo è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010.
Unico risvolto positivo: la pandemia ha accelerato la svolta green nei comportamenti degli italiani, con più di un abitante del Belpaese su quattro (27%) che acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima del Covid.
Dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità piu’ sostenibile sono molti – sottolinea la Coldiretti – i segnali che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del Pianeta. Gli italiani sono dunque protagonisti di una vera è propria svolta green nei comportamenti favorita anche dall’emergenza Covid. P
Per migliorare la situazione ambientale il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. Se poi si guarda alle scelte che ognuno è disposto a fare per tutelare l’ambiente – evidenzia la Coldiretti – esiste una schiacciante maggioranza del 72% che sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta mentre più di 8 su 10 (82%) preferisce prodotti Made in Italy per sostenere l’economia, l’occupazione e valorizzare le risorse del territorio.
La redazione