UN’APOTEOSI DEL CIOCCOLATO “MADE IN ITALY”

UN’APOTEOSI DEL CIOCCOLATO “MADE IN ITALY”

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   Che il cacao fosse un dono divino lo sapevano anche Maya e Atzechi, ma furono gli Europei a “confezionare” questo dono importato nel XVI secolo. C’è discordanza di attribuzioni su chi abbia “inventato” i cioccolatini o la tavoletta di cioccolato, tuttavia, secondo il motto “Non chi comincia, ma chi persevera”, con buona pace degli svizzeri, l’Italia ha maturato un’esperienza di altissimo livello, da Torino a Messina. In Bellavista a ottobre l’apoteosi della variopinta produzione della ditta Andrea Steiner di Pontremoli.

   Lo stand colpiva a prima vista per la varietà e raffinatezza delle confezioni, dalla singola pralina alla scatola gourmet. Dai barattoli di zenzero candito al cioccolato all’astuccio di cacao in polvere, dalle buste di cioccolata in tazza alle gelatine incartate. Per non parlare delle scatole personalizzate e confezioni natalizie. Un trionfo di colori e di gusti: cioccolato ai liquori, alla frutta e fiori e soprattutto le tavolette Gold Gourmet che dispiace quasi scartare per le bellissime immagini di tucani, pappagalli, iguane, puma, armadilli, tutte di ispirazione alla policroma fauna sudamericana. 

   Anche il cacao viene dal Sudamerica e diventa terapia associato a miele e propoli, miele e ginseng, limone e papaya, arancia e cannella, si unisce al latte ma di capra e cocco, si imbeve di grappa, limoncello e rum, ma si associa anche all’olio d’oliva, perfino a pesto e aceto balsamico. Per quanto rimanga fedele al fondente o magari alla pralina con crema di caffè, quella con crema di tartufo è da provare, quelle con lampone, zabaione, mandarino da ripetere. 

   Particolarmente accattivanti i preparati per dessert senza zucchero e senza cottura, quelli per gelato senza gelatiera, quelli per sorbetti, addirittura prodotti da forno per fare il pane al cacao. Un rutilante catalogo di novità che arricchisce la linea classica con innovazioni speziate che sono un amalgama di fantasia e tradizione oltre che di eccellente materia prima. Il tutto grazie alla creatività del patron dell’azienda Pierangelo Fanti, che unendo studio e passione meriterebbe di vedere i suoi prodotti in un museo quali opere d’arte: un trionfo della cioccolata e del buon gusto italiano.            

Margherita CALDERONI