PENSIONI ESTERE: RIPARTONO LE VERIFICHE

PENSIONI ESTERE: RIPARTONO LE VERIFICHE

UNGARO CHIEDE ULTERIORE RINVIO

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In barba alla pandemia, di nuovo in crescita un po’ ovunque in Europa, l’Inps ha ripreso a ottobre la campagna per l’accertamento dell’esistenza in vita all’estero sospesa lo scorso marzo proprio a causa del coronavirus e necessaria ai fini del pagamento delle pensioni italiane all’estero.
L’iniziativa dell’Inps (da terminare entro il febbraio del 2021) ha suscitato molte perplessita’ in Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva, eletto nella Circoscrizione Estero-Europa, che con un’interrogazione alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ne ha chiesto il rinvio fino alla prossima primavera. “È – indica il parlamentare – un’operazione sicuramente giusta e meritoria: peccato che parta ancora nel mezzo di una pandemia di un virus ancora poco conosciuto e particolarmente pericoloso per gli anziani”.
“A onor del vero – argomenta Ungaro – il piano di controlli dell’INPS era già stato sospeso a marzo 2020, proprio ad inizio lockdown. Le nuove modalità previste, eccetto che per la modalità web, peraltro difficilmente applicabile a persone che vivono in aree remote e senza connessione o poco abili con lo strumenti informatico, non garantiscono sicurezza contro il contagio dal COVID19. Per questo con un’interrogazione alla Ministra del Lavoro Catalfo ho chiesto che il Governo verifichi le modalità dell’operazione promossa dall’INPS valutando l’opportunità di farla partire dalla prossima primavera a pandemia attenuata stante anche l’attuale stato di emergenza vigente in Italia e nei paesi a maggior presenza di connazionali all’estero”.
Salvo nuove battute d’arresto da parte dell’Inps la verifica sarà effettuata da Citibank e sarà divisa in due scaglioni.
Per garantire la regolarità dei pagamenti, Citibank richiede ai pensionati residenti all’estero di fornire un’attestazione di esistenza in vita recante, oltre alla firma del pensionato, anche quella di un operatore di Patronato, di un funzionario di un Ufficio consolare o di un’autorità locale abilitata.
La gravità dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto ha comportato a livello globale l’adozione di misure di contenimento del contagio, incidendo profondamente anche sulle attività connesse alla verifica generalizzata dell’esistenza in vita dei pensionati esteri.
In particolare, poiché la diffusione del contagio non ha permesso ai pensionati sottoposti a questo controllo di completare agevolmente il processo a causa delle chiusure degli Uffici consolari e di Patronato imposte dall’emergenza sanitaria, in accordo con Citibank l’Inps ha ritenuto opportuno procedere alla sospensione delle attività connesse all’accertamento dell’esistenza in vita, differendo l’avvio della verifica generalizzata.
In un messaggio dell’11 agosto scorso, l’Inps aveva comunicato che si era resa necessaria una diversa articolazione delle aree geografiche rispetto alle precedenti verifiche e una differente tempistica per la presentazione delle attestazioni richieste ai fini della prova dell’esistenza in vita.
Per il controllo resta la suddivisione in due fasi cronologicamente distinte: la prima fase, riferita agli anni 2020 e 2021, si svolgerà fino al febbraio 2021 e riguarderà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.
I pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 5 febbraio 2021. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di marzo 2021, dove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 marzo 2021, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di aprile 2021.
Stessa tempistica per i residenti in Europa, Africa e Oceania che, a causa del diffondersi del contagio, non hanno potuto portare a termine la prima fase dell’accertamento dell’esistenza in vita con riferimento agli anni 2019 e 2020, per i quali, in via eccezionale, l’Inps ha ritenuto opportuno non sospendere i pagamenti alla scadenza dei termini ordinari previsti per il completamento di tale accertamento generalizzato (febbraio 2020).
La seconda fase della verifica, anche questa relativa al 2020 e al 2021, si svolgerà dalla fine di gennaio 2021 a giugno 2021 e riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dalla fine di gennaio 2021 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro la prima metà di giugno 2021.
Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di luglio 2021, dove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2021, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2021.

La Redazione

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