L’italiano e’ la lingua piu’ bella del mondo?

L’italiano e’ la lingua piu’ bella del mondo?

Ciclo di conferenze all'istituto di cultura di Londra

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la_piu_bella_del_mondo (1)Dopo la “Settimana della Lingua Italiana” che si è svolta nella metropoli britannica lo scorso ottobre, si discute di nuovo della lingua di Dante all’Istituto Italiano di Cultura di Londra grazie ad un ciclo di dodici incontri. Con un interrogativo di fondo: la lingua italiana può essere davvero definita la più bella del mondo o se si tratta di eccessivo nazionalismo?

Nel primo incontro, così come suggerito dal titolo “The language of love”, si è analizzato il ruolo della lingua italiana nei testi d’amore. Lo sapete che l’imperatore Charles V era solito flirtare in italiano con le donne? O che lo scrittore tedesco Thomas Mann sosteneva che gli angeli in Paradiso parlassero italiano?

Durante il dibattito Stefano Jossa – lettore di italiano alla Royal Holloway University of London – ha analizzato lo stereotipo di “lingua più bella del mondo” focalizzandosi sulla relazione esistente tra il linguaggio e la bellezza nella contemporaneità e nel linguaggio utilizzato dai media italiani.

Nel secondo appuntamento dal titolo “Italian and English face to face”, Fossa e il Prof. Robert Gordon hanno conversato sulla presenza di termini inglesi di comune utilizzo nel linguaggio italiano, come “jobs act”, “spending review”, e viceversa, cioè termini italiani usati nella lingua inglese, come “stiletto” o “confetti al fresco” ad esempio, sottolineando però la differenza di significato che la stessa parola assume nelle due diverse culture. Durante l’interessante incontro, mettendo a confronto le lingue, ci si è dunque chiesti qual è l’effettivo potere delle due, e se il processo di anglicizzazione possa impoverire il vocabolario italiano.

Fossa ha concentrato i suoi studi proprio su questo tema e ha pubblicato un libro intitolato “La più bella del mondo. Perché amare la lingua italiana”, dove focalizza la sua attenzione sulle relazioni tra l’italiano e le altre lingue.

Robert Gordon, professore di italiano all’University of Cambridge, autore di elaborati su Pier Paolo Pasolini, Primo Levi e l’Olocausto, è inoltre autore del libro “Culture, Censorship and the State in 20th Italy” e “A difficult modernity: an introduction to twentieth century italian literature”. Il calendario degli appuntamenti ad ingresso gratuito è visibile sul sito www.iiclondra.esteri.it.

ILENIA VALLERIANI