ANSIA DA LOCKDOWN? FAI ESERCIZIO CHE TI PASSA

ANSIA DA LOCKDOWN? FAI ESERCIZIO CHE TI PASSA

464
SHARE

Se durante il lockdown dello scorso anno le persone avessero potuto mantenere gli stessi livelli di attività motoria, si sarebbero potuti evitare fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione. Lo segnala l’indagine “IO CONTO 2020”, condotta fra studenti e dipendenti delle università di Pisa, Firenze, Torino, Genova e Messina e ora pubblicata sulla rivista scientifica PLOS ONE.  

    Lo studio, coordinato dall’Università di Pisa (Laura Baglietto, Marco Fornili e Davide Petri del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e Carmen Berrocal del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica), ha consentito di raccogliere informazioni relative allo stile di vita della popolazione universitaria durante il lockdown tra aprile e maggio 2020 tramite un sondaggio online a cui hanno partecipato 18.120 tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle università partecipanti.

  La ricerca ha evidenziato elevati livelli di ansia o depressione, soprattutto fra gli studenti con un basso reddito e fra coloro che durante il lockdown hanno interrotto la pratica dell’attività fisica. 

   Rispetto a coloro che sono sempre stati inattivi, chi è riuscito a praticare con continuità attività fisica durante il lockdown ha avuto un rischio di ansia e depressione ridotto del 20% mentre chi ha interrotto la pratica dell’esercizio fisico ha avuto un rischio maggiore del 50%.

    Gli autori del lavoro hanno stimato che, se durante il lockdown si fossero potuti mantenere gli stessi livelli di attività fisica, si sarebbero potuti evitare fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione. 

   Questo risultato suggerisce che durante la pandemia la promozione della pratica dell’attività fisica in condizioni di sicurezza dovrebbe essere una priorità di salute pubblica per il contenimento dell’inevitabile aumento del disagio psicologico associato all’insicurezza socio-economica della popolazione.

 La Redazione