Francesco Fanelli: ecco come coniugo food e arte…e cinema

Francesco Fanelli: ecco come coniugo food e arte…e cinema

Intervista al vicepresidente della Camera di Commercio italia-UK

2753
SHARE

DSC_0575a (1)Ci racconta la sua formazione ed il percorso prima di sbarcare a Londra?

Romano di nascita (annata ’78), mi sono laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Roma Tre con specializzazione in Relazioni Internazionali. Dopo un periodo post universitario trascorso a Vancouver per perfezionare la lingua inglese mi sono specializzato in Marketing e Comunicazione frequentando un master a Roma. Nel 2005 inizio a collaborare con un gruppo di imprenditori Italiani sul progetto “Mood in Italy” presso Palazzo Italia (realtà voluta da Simest, Union Camere e Fiera di Milano), volto alla promozione del made in Italy all’estero attraverso l’enogastronomia italiana ed una comunicazione mirata. Da questa esperienza entro in contatto con una società leader nel campo della ristorazione (la Relais Le Jardin Spa) con la quale nasce una lunga collaborazione nella gestione di eventi aziendali, istituzionali e sportivi di rilievo nazionale ed internazionale; tra questi ricordo con piacere il G8 dell’Aquila nel 2009; gli Internazionali di Tennis di Roma, la finale di Champions League, e 6K persone sedute presso la Fiera di Roma. Nel 2010 mi trasferisco in Cina per seguire, nel ruolo di General Manager ed in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, i servizi F&B legati al Padiglione Italia in occasione dell’Esposizione Universale di Shanghai 2010.

Cosa l’ha portato a Londra?

Finito il progetto Expo dovevo scegliere se rientrare in Italia per continuare a lavorare con l’azienda che rappresentavo in Cina o se invece seguire il cuore e trasferirmi nella capitale inglese ricominciando praticamente da zero. Ho deciso di seguire la seconda opzione e rimettermi in gioco. Nel lontano novembre 2010 decido quindi di trasferirmi a Londra dove apro la “B2B Italy Ltd.”, società di eventi specializzata in allestimenti fieristici che negli anni diventa un punto di riferimento per le aziende ed istituzioni italiane interessate a promuovere I propri prodotti nelle principali fiere di settore inglese. Negli anni intensifico il rapporto di collaborazione con la Camera di Commercio italiana nel Regno Unito di cui divento Consigliere, entrando nel Board nel 2012. Nel 2011, a fronte di una strategica e riuscita collaborazione con un noto portale UK di vendita online nella fornitura di servizi catering per Finmeccanica in occasione dell’evento “Air Show” di Farnborough, inauguro un nuovo servizio interno alla B2B Italy: “Be Italian Catering”, reparto specializzato nella fornitura di prodotti italiani per eventi privati, istituzionali ed aziende leader di settore.

Come si fa a passare dal food all’arte?

Rimango un imprenditore concentrato nello sviluppo di business legati ai settori che più mi competono, ma allo stesso tempo nutro un forte interesse per l’arte in tutte le sue forme. Questa passione nasce principalmente dal contesto in cui sono cresciuto, dove l’arte è sempre stata molto presente. Ricordo con nostalgia I concerti di pianoforte e di chitarra classica organizzati da mia madre nella casa di famiglia, e quei quadri importanti e severi fare da cornice ai miei studi. Quando mi è stato proposto di lavorare su un progetto innovativo quale Artrooms, piattaforma in grado di dare una opportunità concreta ad artisti internazionali di presentare i propri lavori ad un pubblico di collezionisti e gallerie internazionali… non ho esitato un attimo dal lasciare coinvolgermi e sono convinto che sia stata anche questa nostra passione a rendere il progetto così speciale.

DSC_0587aCome mai arte contemporanea?

L’arte nasconde sempre la mano di una mente creativa, avere la possibilità di incontrare questa mente di persona non ha prezzo, credo sia un grande privilegio a cui mi sembra difficile rinunciare. Dopo cinque edizioni inglesi, una romana ed una a Seoul, ho avuto modo di incontrare centinaia di artisti talentuosi provenienti da ogni angolo della terra, di confrontarmi, di innamorarmi delle loro arti e di supportarli non solo offrendo loro spazi gratuity attraverso la fiera ma anche la possibilità di vendere.

Come vede questo momento tanto delicato tra Brexit ed instabilità delle economie mondiali?

Naturalmente non bene, anche se per natura rimango un ottimista. Questa incertezza non fa bene all’Inghilterra e realtà importanti nei diversi settori (soprattutto finance, media, automotive) stanno già spostando il baricentro dei loro business in differenti capitali Europee. Dipenderà molto dai prossimi sviluppi, anche se si è innescato un meccanismo che ha interrotto una fase molto positiva per questo paese nonostante le tante critiche che riceveva. Londra non è l’Inghilterra e di questo ne sono consapevole, ma difficilmente riusciranno a farmi credere che l’uscita dall’Europa sia una buona cosa per il paese. L’attuale Europa ha bisogno di cambiamenti importanti e di questo ne sono convinto, ma almeno è un progetto su cui si può lavorare, non credo che la chiusura sia la risposta ai problemi, come non credo che un “muro” possa bloccare l’immigrazione od il traffico malavitoso.

Qual è il ruolo della Camera in questa fase delicata?

La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito è sempre stata e continuerà ad essere un punto di riferimento e sostegno importante per le aziende Italiane presenti in UK. In qualità di Vice Presidente, in una fase tanto delicata anche per i cambiamenti interni del management camerale, sarà massimo il mio support affinché questa attività continui nel modo migliore auspicando una crescente collaborazione con le istituzioni italiane presenti sul territorio, a partire dall’Ambasciata e dall’Ice.

Quali sono le prossime sfide che la vedono impegnata, sia da un punto di vista lavorativo che privato?

Un nuovo progetto che mi sta coinvolgendo nonostante non possa definirmi un esperto del settore, riguarda una nuova avventura su cui ho deciso di scommettere nel settore cinematografico. Ho da poco infatti fondato una casa di produzione, la “Prisma Productions and Event Management” che lo scorso autunno ha definito un accordo di co-produzione con tre importanti aziende di produzione italiane (Camaleo, Rhino e Stemo production). Il film coprodotto uscirà a gennaio nelle sale italiane con il nome di “Compromessi Sposi” regia di Francesco Miccichè con Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme come attori protagonisti. Nuovi progetti di produzione sono già in pipeline, per quanto riguarda la vita privata…mi auguro di poterli vedere realizzati presto nel comfort del calore familiare.