Niente AIRE? allora dichiarate in Italia redditi esteri

Niente AIRE? allora dichiarate in Italia redditi esteri

Nuova sentenza della corte di cassazione

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Pur vivendo e lavorando fuori dai patria confini, molti italiani non si iscrivono all’Aire e ritengono erroneamente di essere a posto nella misura in cui denunciano solo al fisco straniero quando invece devono dichiarare i redditi esteri anche al fisco italiano.

Con una recente sentenza (n.16634/2018), la Corte di Cassazione ha confermato l’obbligo di dichiarare i redditi percepiti all’estero se si è rimasti residenti fiscalmente in Italia. Partendo proprio dal caso di un lavoratore italiano che svolgeva la propria attività lavorativa nel Regno Unito, senza essersi iscritto all’AIRE, e pagava le relative imposte solo nel Regno Unito, la Corte ha stabilito che il Fisco italiano può accertare i redditi prodotti all’estero, qualora il diretto interessato sia ancora residente fiscalmente in Italia. Questo avviene là dove non risulti ancora la sua cancellazione dall’anagrafe del Comune italiano perché non iscritto o iscritto tardivamente all’AIRE.

La sentenza e’stata segnalata con una nota da tre parlamentari del partito democratic eletti nella circoscrizione Europa: la senatrice Laura Garavini e i deputati Angela Schiro’ e Massimo Ungaro

“In sostanza – sottolineano i tre parlamentari – viene ribadito che la residenza anagrafica costituisce presunzione assoluta di residenza fiscale e il trasferimento della residenza all’estero non fa testo fino a quando non risulti la cancellazione dall’anagrafe di un Comune italiano. Pertanto, se l’iscrizione all’AIRE avviene tardivamente e il contribuente risulta iscritto nelle anagrafi dei residenti in Italia per la maggior parte del periodo d’imposta, per quell’anno deve essere considerato residente in Italia, nonché soggetto passivo d’imposta in Italia”.

“La conseguenza, prevista dalla stessa Corte di Cassazione, è che i soggetti residenti fiscalmente in Italia devono provvedere ad inserire nella propria dichiarazione dei redditi anche i redditi esteri che ottengono durante il periodo d’imposta, ovunque prodotti. In caso contrario rischiano la doppia imposizione fiscale senza possibilità di detrarre le tasse pagate all’estero dall’imponibile italiano”, avvertono Garavini, Schiro’ e Ungaro.

La Redazione