Nome scientifico: Linum bienne Miller o Linumusitatissimum
var. angustifolium (Hudson)
Famiglia: Linaceae
Pianta erbacea, annuale caratterizzata da fusticini alti, eretti a base lignificata. Le foglie sono lanceolate con apice acuminato, i fiori solitari peduncolati con corolla azzurrognola. Il frutto è una capsula tondeggiante contenente diversi semi. Vegeta dalla riva del mare alle zone montane, in ambienti soleggiati e freschi sia di macchia, che di aree boscate. Si raccoglie nella tarda estate, prima che si aprano i frutti che si pongono ad essiccare, selezionando poi solo i semi, gli unici di interesse officinale.

Principi attivi
I principi attivi si trovano nei semi di cui si prepara anche una specifica farina.
Proprietà
Emollienti, antinfiammatorie, regolatore intestinale, infiammazioni cutanee.
Uso interno: stitichezza.
Con un cucchiaio di farina di semi di lino preparare una tisana con 100 gr di acqua calda; fare riposare x 15 minuti filtrare e consumare tre tazze al giorno.
Regolatore intestinale: preparare una bevanda con un cucchiaio di semi in un bicchiere d’acqua e bere tutto d’un fiato.
Uso esterno: antiinfiammatorio.
Per le infiammazioni cutanee si prepara un cataplasma con semi di lino (circa 60 gr di semi in 100 ml di acqua); la poltiglia ottenuta si pone in una garza e si applica sulla zona interessata. L’operazione va ripetuta fino a guarigione completa.
Attenzione! Le fibre del lino possono interagire con l’assorbimento di alcuni farmaci che si legano alle proteine del lino divenendo inassorbibili; si consiglia quindi di assumere i farmaci ad almeno 3 ore di distanza dall’assunzione del rimedio a base di semi di lino.