Leonardo Da Vinci rivive in controversa “serie evento”

Leonardo Da Vinci rivive in controversa “serie evento”

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Lo sapete che Leonardo da Vinci fu rinchiuso a Milano nel Castello Sforzesco per l’omicidio di una sua musa e modella, Caterina da Cremona,  e che da bambino la madre lo portò da una maga e si sentì predire il futuro?

Leonardo da vinci

      In effetti non potete saperlo perché’ si tratta di “fake news” (una volta si sarebbero chiamate “licenze poetiche”), inserite in una nuova “serie evento” prodotta senza risparmio di mezzi dalla Rai, la televisione italiana di stato.

   Molto strombazzata perché’ si tratta del primo progetto a guida italiana dell’alleanza tra tre grandi broadcaster pubblici dell’Europa continentale (Rai, France Télévisions, ZDF),  la serie – trasmessa in Italia anche in 4k su un canale satellitare Rai –  ha riscosso tra marzo e aprile un significativo successo di pubblico e di critica benché  gli esperti di Leonardo abbiano espresso più di una perplessità sulle invenzioni creative più pacchiane e qualcuno abbia parlato di “soap opera”.  

   In onda in prima visione in Italia dal 23 marzo per 4 puntate (8 episodi),  distribuita nel mondo da Sony Pictures Television, la serie dedicata al sommo genio rinascimentale vanta a detta degli autori “un cast d’eccezione” guidato da Aidan Turner (Poldark, Lo Hobbit), Matilda De Angelis (The Undoing, I ragazzi dello Zecchino d’Oro, Tutto può succedere), Freddie Highmore (The Good Doctor, Bates Motel) nel ruolo di Stefano Giraldi e con la partecipazione straordinaria di Giancarlo Giannini nel ruolo di Andrea del Verrocchio. 

   “Leonardo”, girato interamente in inglese e con un cast da legione straniera (creatori Frank Spotnitz e Steve Thompson, registi Dan Percival e Alexis Sweet), racconta la storia di un artista senza eguali, con una  personalità complessa ed enigmatica che rimane ancora oggi un segreto avvincente. L’obiettivo è ambizioso: “svelare il mistero di uno dei personaggi più affascinanti ed enigmatici della Storia”. Cosa muoveva la sua infinita immaginazione? Quale travaglio nascondevano le sue più grandi creazioni? Chi era la donna misteriosa che ha ispirato il suo capolavoro perduto, Leda col cigno, di cui restano solo copie dalla simbologia enigmatica? 

   Leonardo era il figlio illegittimo di un notaio, Piero Da Vinci. Non riconosciuto dal padre e abbandonato dalla madre, il bambino fu affidato ai nonni paterni che lo crebbero in condizioni durissime. Osservare la natura divenne per Leonardo l’unica via di fuga possibile. La solitudine impostagli da bambino, una volta adulto, diventa un’esigenza: la condizione indispensabile per inseguire e soddisfare la sua curiosità. Usava l’arte per realizzare opere che glorificassero Dio e la scienza per creare armi, mappe e opere d’ingegneria che rafforzavano il potere di brutali tiranni. Nessun sacrificio era troppo grande, ma nessun risultato era mai abbastanza. Realizzò capolavori come l’Ultima cena, ma molte altre opere rimasero incomplete, perché non raggiungevano, secondo il suo severissimo giudizio, i traguardi impossibili che Leonardo aveva imposto a se stesso. 

   La serie ha inizio con il futuro pittore della Gioconda poco più che ventenne; lavora come apprendista nella bottega di Andrea Del Verrocchio a Firenze, dove incontra Caterina Da Cremona che posa come modella. Ogni episodio si concentra su una delle opere di Leonardo, alcune radicate nella memoria collettiva, altre meno note al grande pubblico: non solo dipinti, ma anche invenzioni, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo. In ogni episodio si svela la vicenda che si nasconde dietro ogni opera per raccontare il serrato dialogo che si stabilisce tra questa, la formazione intellettuale di un grande artista e la complessità di un uomo quale è stato Leonardo. Ogni episodio mette in luce la relazione tra vita e opera d’arte, formazione intellettuale e complessità umana di un grande artista come Leonardo. 

    Il successo di audience “premia – a detta de direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati – la qualità internazionale di una serie che nasce dall’ambizione di rendere competitivo il racconto televisivo italiano e da una linea strategica di collaborazione internazionale che nell’Alleanza vede Rai insieme con France Télévisions”.

    “Leonardo – sostiene il dirigente Rai – è una sintesi che ci rende orgogliosi perché dimostra la nostra competitività ai più alti livelli della fiction globale, quanto cioè l’Italia possa essere protagonista di un immaginario universale, a cominciare dai grandi artisti come Leonardo da Vinci, orgoglio italiano ma patrimonio universale. Ed è un segno di speranza, in attesa che le frontiere si riaprano e che dal mondo si torni a visitare e ammirare l’arte e le bellezze del nostro Paese”. 

   Per quanto riguarda le “licenze poetiche” va detto che la serie non pretende di essere una tesi universitaria di storia dell’arte e si vuole semplicemente “ispirata da eventi storici reali”.

  Ma bisognava proprio inventare il thriller dell’inesistente Caterina da Cremona per tener desta l’attenzione del pubblico bue? Bisognava ricamare oltremodo anche sull’accusa di omosessualità che in effetti rischiò di portare in prigione il poliedrico artista? 

   L’attrice emergente italiana Matilde De Angelis, che interpreta Caterina da Cremona, non ha dubbi: senza e invenzioni “la storia di Leonardo sarebbe stata noiosa”.

La Redazione