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Elezioni Comites: a Londra e in altre 8 città si sperimenterà il voto elettronico

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A Londra e in altre otto grandi città si sperimenterà il voto elettronico in occasione delle elezioni del 3 dicembre per il rinnovo dei Comites ma si tratterrà soltanto di una simulazione.

   Il voto cartaceo “resterà l’unico valido” e quindi “chi voterà nella sperimentazione voterà due volte e lo farà a carattere volontario”, ha indicatoLuigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero al ministero italiano degli Esteri.

   Partecipando lo scorso 4 agosto ad un incontro tra Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli Affari Esteri, e Michele Schiavone, Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie),  Vignali  ha fornito chiarimenti sulla sperimentazione del voto elettronico e ha spiegato che la scelta delle sedi-pilota (oltre a Londra: Berlino, Houston, Johannesburg, Aja, Marsiglia, Monaco di Baviera, San Paolo e Tel Aviv)  è stata  “dettata dall’utilizzo del portale Fast-it, dalla dimensione della circoscrizione, dalla diffusione dello Spid e del codice fiscale, e da quali abbiano un fuso orario che possa andare bene per l’assistenza da Roma”.

     L’alto funzionario ha sottolineato che sarà soltanto una sperimentazione e in quanto tale “non deve compromettere l’esito elettorale”. 

   Sta di fatto che la sperimentazione prevista per le elezioni Comites dovrebbe fare da apripista ad un uso sempre maggiore del voto elettronico. Non a caso il 29 luglio scorso il partito post-fascista di destra Fratelli d’Italia ha presentato al Senato un disegno di legge per l’istituzione del voto elettronico nelle Circoscrizioni estere a partire dalle prossime elezioni politiche. 

   “In Italia – ha indicato il responsabile del Dipartimento Italiani nel mondo del partito, Roberto Menia – è corretto che si continui a votare con la propria matita nelle urne e sulla scheda di carta, discorso diverso è per l’estero dove il sistema che si utilizza attualmente per i quasi 6 milioni di cittadini italiani è quello per corrispondenza, un voto che dimostra ormai di essere ‘antico’ e di non rispondere alle esigenze di trasparenza, segretezza, genuinità del voto”. 

     All’incontro del 4 agosto con la CGIE Vignali ha anche elencato le tappe che porteranno all’appuntamento elettorale del 3 dicembre: si parte il 3 settembre,  con l’indizione delle elezioni e la partenza ufficiale della campagna comunicativa; poi ancora il 13 settembre (decimo giorno successivo all’indizione), la Farnesina trasmetterà  l’elenco ufficiale degli aventi diritto al voto; a seguire il 3 novembre, che è il termine ultimo per iscriversi e ricevere il plico; poi, ancora il 13 novembre, giorno in cui dovrebbero arrivare tutti i plichi; e infine il 19 novembre, data a partire dalla quale si potrà richiedere un duplicato del plico se non correttamente arrivato.
   Vignali ha assicurato come la rete diplomatico-consolare sia stata “tempestivamente informata” e come  il ministero degli Esteri sia  impegnato nel coordinamento di una corretta informazione”, attraverso il “regolare invio di informazioni dettagliate e nel supporto tecnico”. 

   Da parte sua il sottosegreterario Della Vedova ha confermato che le elezioni per il rinnovo dei Comites si terranno tassativamente il 3 dicembre malgrado le reserve della CGIE sulla opportunità di una consultazione elettorale quando ancora la pandemia imperversa.