TEATRO ONLINE SUL LOCKDOWN A LONDRA E MILANO

TEATRO ONLINE SUL LOCKDOWN A LONDRA E MILANO

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SUCCESSO PER “THE TRUTH SERUM” GRAZIE A ZOOM

    Dopo la chiusura dei teatri per colpa della pandemia il mondo dello spettacolo ha subito un duro colpo. In questo brutto scenario l’online theatre attraverso la piattaforma di Zoom è emerso come un medium fattibile per creare e godere spettacoli teatrali dal “vivo”.  E un buon esempio di teatro online è proprio “The Truth Serum”, che raccontadel Lockdown durante la pandemia globale mettendo a confronto gli umori contrastanti emersi a Milano e Londra. 

   L’azione si svolge tra marzo e luglio 2020. Due narratori (in stile BBC) ci ricordano alcune faccende nazionali accadute durante questo periodo, con commenti spesso ironici per alleggerire la storia. Si parla di relazioni tra tre coppie, due a Londra e una a Milano e di come il Lockdown ha avuto un impatto diverso su di esse. 

   Lo spettacolo, della durata di un’ora, è accompagnato da musica originale composta e suonata da Piacentina Valentina Pennisi (clarinetto e pianoforte) che ha aggiunto molto valore e la giusta atmosfera. 

    Questa produzione è stata scritta, provata, pianificata, progettata e recitata sempre su Zoom e il pubblico ha dimostrato molto interesse anche su questo aspetto.

   Zoom theatre apre tante porte, rappresenta un mezzo molto inclusivo per il periodo in cui ci troviamo. “Ciascuno – ha sottolineato la regista Catherine Dixon –  sa raccontare una storia e lo spettacolo deve andare avanti, se non offline allora online!”

   L’obbiettivo non è quello di rimpiazzare la magia del teatro fisico, tuttavia ci sono alcuni vantaggi davvero unici che accompagnano quello online. Attraverso un computer, un iPad o uno smartphone, è possibile collegare simultaneamente un pubblico proveniente da tutte le parti del mondo. Il teatro online può includere persone che normalmente non riescono a frequentare, e i costi di produzione sono più bassi di quelli richiesti per uno spettacolo fisico. Inoltre, alla fine dello spettacolo si può creare un dibattito controllato in cui il pubblico può intervenire con commenti, domande, suggerimenti e critiche sia nella chat che oralmente interpellando i membri del cast.  

  “The Truth Serum” ha avuto la sua prima il 5 dicembre ed’ e stato replicato il giorno dopo, sempre alle 20.00 (orario italiano). Il pubblico proveniva dal Regno Unito, dagli Stati Uniti (est, centrale e ovest), Irlanda, Mexico e Italia (Milano e Lombardia, Piacenza e Emilia-Romagna). La campagna pubblicitaria è stata mirata verso questi paesi.

  Per entrambe le serate c’è stato un pubblico internazionale. 116 i biglietti venduti il 5 di dicembre e 119 il 6 di dicembre con un pubblico estimato di 250-300 persone per sera, dato che ogni biglietto rappresenta una casa con forse due o tre spettatori.  

   La promozione è stata eseguita attraverso un passa parola e attraverso i social media, con un articolo su la Libertà di Piacenza e una presentazione su Radio Sound di Piacenza. La promozione è durata solo dieci giorni. RebcatCreations ha scelto una sistema di biglietteria elettronica sofisticata. (Quello usato da Ted Talks).

  È stata fatta una campagna promozionale molto efficace sul social, in particolare su Instagram (creando come si dice in gergo “un tribù”), Facebook e LinkedIn. 

   L’atmosfera del teatro è stata ricreata attraverso piccoli dettagli come la sala di attesa, un sipario rosso che apre e chiude lo spettacolo, la presentazione dei membri del cast e di tutti i collaboratori alla fine dello spettacolo. Il video e il microfono del pubblico sono rimasti spenti durante tutto lo spettacolo e la chat è stata attivata solamente alla fine quando il pubblico è stato invitato a commentare e fare domande al cast e ai membri della produzione. 

   Tutte e due le sere, più del 75% del pubblico è rimasto per assistere al dibattito, che è stato molto interattivo e vivace con delle domande molto interessanti, per esempio: 

   Il feedback è stato molto positivo, oltre alle aspettative. L’abilità di commuovere la gente ha dato molta credibilità alla storia. Molte persone hanno detto che si potevano identificare con i personaggi e immedesimare in molte situazioni della storia. È anche stato notato e apprezzato dal pubblico il fatto che si è creata una forma molto intima di teatro, con poche persone intorno invece del grande pubblico.

   Gli attori hanno recitato ad un grande livello entrambe le sere. La connessione internet non è mai stata interrotta e l’interazione con il pubblico è stata molto positiva. 

   La regista Catherine Dixon si è detta molto soddisfatta: “Abbiamo dimostrato quello che siamo in grado di fare, e con la pianificazione e la collaborazione tutto è possibile. Ed è questo quello che apprezzo di più. Il pubblico è stato protagonista. Questo accade raramente e le persone amano l’opportunità di condividere pensieri e opinioni”.

La Redazione