L’IMPETUOSO AUMENTO DEGLI ITALIANI IN UK

L’IMPETUOSO AUMENTO DEGLI ITALIANI IN UK

LA RADIOGRAFIA DEL CONSOLATO GENERALE

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Dati alla mano, la crescita della comunità italiana nel Regno Unito negli ultimi anni è stata davvero impetuosa. Gli iscritti AIRE in Inghilterra e Galles sono più che raddoppiati nel giro di 8 anni, passando da poco meno di 200 mila a più di 415 mila. Una simile tendenza demografica, nonostante la Brexit e il Covid-19, non si registrava dal secondo dopoguerra, quando, invece di andare all’estero, il miracolo economico spinse una grossa parte della popolazione italiana dalle campagne verso le città.

Il Consolato Generale di Londra ha da poco pubblicato sul proprio sito uno studio statistico che getta luce sulla comunità italiana residente in Inghilterra e Galles, codificandone, tra gli altri, età anagrafica, tipo di professione, titolo di studio e provenienza regionale o da Paesi terzi.

La prima cosa che stupisce è la complessità di questa grande realtà italiana. Il 10% dei nostri connazionali ha più di 65 anni, circa il 20% meno di 18. Oltre agli studenti, sono rappresentate tutte le categorie professionali. Circa metà dei nostri cittadini sono nati in Italia, un quarto nel Regno Unito e il rimanente quarto nel resto del mondo. Un affascinante caleidoscopio culturale dove si incontrano nuova cittadinanza e cittadini italiani divenuti tali per discendenza. In un contesto in cui chi è arrivato nell’ultimo decennio (più della metà dei nostri cittadini) si aggiunge a chi chiama “casa” quest’isola da decenni.

La pubblicazione – reperibile sul sito del Consolato – persegue l’obiettivo di sottolineare, ove ve ne fosse ancora bisogno, la rilevanza della comunità italiana in Inghilterra e Galles. Le interconnessioni tra i due Paesi sono tali che, sebbene verranno messe a dura prova nei prossimi mesi, vi saranno sicuramente possibilità per la nostra comunità e le nostre Istituzioni di confermare i valori che ci accomunano e ulteriormente migliorare i rapporti tra Italia e Regno Unito.

Il futuro è di per sé incerto, soprattutto nello scenario odierno dove s’intreccia una pandemia globale, di cui non si può prevederne con precisione la fine, e il nuovo equilibrio post-Brexit all’interno del quale vi sono temi come la libera circolazione delle persone e il nuovo regime migratorio proposto dal Regno Unito. Quello che è certo è che i connazionali residenti nella circoscrizione di Londra, la più numerosa comunità della rete diplomatico-consolare italiana, affronterà importanti sfide nel prossimo e imminente futuro. È altrettanto certo che l’impegno del Consolato Generale d’Italia a Londra non mancherà, continuando a migliorare i servizi consolari nello scenario post-Brexit. 

SCARICA QUI LO STUDIO STATISTICO 2020 DEL CONSOLATO

LO STATO CIVILE AZZERA L’ARRETRATO

Nuovo importante traguardo per il Consolato Generale di Londra: dopo i titoli di studio, i cambi di indirizzo e le iscrizioni AIRE, che continuano a viaggiare al ritmo di 120 nuovi iscritti al giorno (raggiungendo quasi le 420 mila unità), anche l’U cio di Stato Civile centra l’obiettivo e azzera l’arre- trato che da anni rallentava il settore arrecando danni ai connazionali che avevano bisogno di regolarizzare la propria posizione anagra ca.
A partire da novembre le richieste di trascrizione nascita, matrimonio/unio- ni civili e divorzio saranno essere lavo- rate nel giro di pochi giorni. Questo risultato è stato conseguito grazie alle risorse del cosiddetto “Decreto Brexit” e al supporto garantito dalla Farnesi- na che oramai da più di un anno ha permesso alla Sede di Harp House di mantenere un numero congruo di di- pendenti.

“Questo traguardo è l’ultimo in or-dine cronologico ma – ha sottolinea- to Il Console Generale Marco Villani – ve ne saranno anche in altri settori. E’ uno dei più importanti perché il set- tore dello Stato Civile tocca in maniera profonda lo status di un connazionale all’estero riguardando aspetti rilevanti della propria vita come la nascita di un glio o la trascrizione del matrimonio”.
La Redazione