SI INCENTIVI IL RIENTRO DI MEDICI E INFERMIERI ITALIANI!

SI INCENTIVI IL RIENTRO DI MEDICI E INFERMIERI ITALIANI!

“INVITO ACCORATO” DEL SINDACATO CONFSAL-UNSA

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     In risposta alla seconda ondata della pandemia, che sta mettendo in ginocchio gran parte dell’Europa,  un sindacato molto radicato nel ministero degli Esteri italiano –  il Confsal Unsa –  ha lanciato a fine ottobre un “accorato invito”  al governo perché si incentivi il ritorno in patria dei medici e degli infermieri italiani che lavorano all’estero.      

   Una delle certezze dell’attuale emergenza epidemiologica in Italia – sottolinea  il sindacato in una nota –  è rappresentata dalla penuria di personale medico e sanitario nelle strutture ospedaliere, una penuria che sembra stridere in maniera paradossale con l’emorragia verso l’estero di giovani professioni che si è consumata negli ultimi anni, dinanzi alla quale lo Stato ha fatto ben poco.

   In un momento complesso come quello in atto il sindacato considera “prioritario” che si parta proprio dalle falle del sistema attraverso l’individuazione dei medici e infermieri italiani iscritti all’AIRE e la definizione di un loro piano di rientro, anche limitato alla fase emergenziale, che consenta di gestire il collasso delle strutture sanitarie, far fronte alla crescente domanda di supporto e servizi e nel contempo porre rimedio alla superficialità con cui lo Stato ha gestito le sue migliori risorse umane. 

    Da qui l’”invito accorato”, rivolto in particolare ai Ministri degli Esteri Di Maio e della Salute Roberto Speranza, “affinché si proceda con la definizione di un progetto orientato verso l’individuazione dei medici e infermieri italiani all’estero, attraverso il coinvolgimento dei registri AIRE e le nostre rappresentanze all’estero e la definizione di un piano di agevolazioni e compensi che legittimi il rientro di chi è andato via negli anni, in assenza di certezze e prospettive. Il tempo è poco e urgono scelte celeri e pragmatiche per il futuro del Paese”.

La redazione