L’industria italiana delle macchine utensili a Londra

L’industria italiana delle macchine utensili a Londra

Si proponeva come alleato strategico della manifattura UK

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L’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione – uno dei fiori all’occhiello della Penisola – è sbarcata a Londra in occasione del forum “Manufacturing Technologies & Robotics: the future in now” con l’ambizione di proporsi come alleato strategico delle manifatture Uk. Il forum è stato organizzato il 12 giugno nella prestigiosa cornice dell’Imperial College da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione ed ICE-Agenzia.

Forte del posizionamento nelle graduatorie mondiali di settore, ove occupa saldamente la quarta posizione tra i costruttori e la terza tra gli esportatori, l’industria italiana della macchina utensile ha scelto la metropoli britannica come meta per presentare le sue eccellenze manifatturiere, in risposta alle esigenze del mercato del Regno Unito oggi impegnato in un processo di reindustrializzazione divenuto ancor più imprescindibile dopo Brexit. Con 32.000 addetti, 400 imprese e un fatturato che, nel 2017, questo comparto si è attestato a oltre 8 miliardi di euro che per circa il 60% è dovuto all’export. I mercati esteri da sempre ne apprezzano infatti l’offerta per l’alto contenuto tecnologico, la forte personalizzazione, e l’assistenza garantita anche post vendita.

Alle caratteristiche tradizionali che contraddistinguono da sempre il made in Italy di questo settore, anche grazie alle importanti misure introdotte dal governo italiano in materia di Industria 4.0, i costruttori italiani oggi aggiungono un’ampia dimensione digitale, che si traduce, in concreto, in maggiore automatizzazione e interconnessione delle macchine e dei processi, elementi questi di sicuro interesse per gli utilizzatori e i partner britannici intenzionati a dotare i propri stabilimenti produttivi di tecnologie di ultima generazione.

Un’offerta più competitiva anche grazie ai provvedimenti di super e iperammortamento, da una parte, e una domanda esigente e decisamente vivace, dall’altra, sono le basi su cui UCIMUSISTEMI PER PRODURRE ed ICE-Agenzia, attraverso l’ufficio di Londra, hanno costruito il FORUM di LONDRA che ha visto la presenza di istituzioni, rappresentanti del mondo dell’industria e del mondo accademico dei due paesi.

Accanto all’Ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta, sono intervenuti in apertura lavori Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Roberto Luogo, direttore dell’Ufficio ICE di Londra, e Mike Berry, Board Member di MTA.

DSC_2268aÈ’ seguito il confronto tra Keith Hodgkinson, Deputy Director manufacturing, defence and Marine at the Department of Business, Energy and Industrial Strategy, e Stefano Firpo, direttore generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello sviluppo economico italiano, in collegamento da Roma. Come indicato dall’Ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta in apertura, “Italia e Regno Unito vantano una già forte cooperazione nel settore delle manifatture: basti pensare che l’industria meccanica ed i beni strumentali rappresentano la quota principale delle esportazioni italiane verso il Regno Unito, ammontando ad un totale di euro 3,1 miliardi nel 2017”.

L’Ambasciatore Trombetta ha, inoltre, fatto riferimento al lancio, promosso dal Governo britannico lo scorso anno, di un Libro Bianco sul nuovo Piano Industriale, caratterizzato da particolare enfasi sulla ricerca e sullo sviluppo del settore manifatturiero con lo scopo di riequilibrare l’economia locale. In questa cornice, ha detto: “l’Italia potrebbe complementare il settore manifatturiero britannico e diventare un alleato strategico per il futuro, visto il proprio ruolo di leader mondiale nella produzione di macchinari complessi, e più in generale, nel settore dell’automazione e simili”.

“Con questo forum – ha affermato Massimo Carboniero – intendiamo sottolineare all’attenzione dei partner d’Oltremanica, anche attraverso la diretta testimonianza di alcune tra le migliori realtà imprenditoriali di settore, le opportunità offerte dalla nuova tecnologia italiana. Obiettivo di questa iniziativa è far sì che le controparti tornino a casa con un’idea più precisa di quanto è possibile fare insieme, secondo lo spirito della collaborazione e della partnership con cui noi costruttori italiani operiamo sui mercati internazionali”.

Roberto Luogo, direttore dell’Ufficio ICE di Londra, ha concluso dicendo: “Quella di oggi è una grande opportunità per presentare le migliori tecnologie italiane al sofisticato mercato britannico. La grande attenzione che UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ha posto nel collaborare a questa iniziativa è conferma della validità del progetto che siamo certi potrà essere attivatore di interessanti relazioni e confronti tra gli attori dei due sistemi paese.”.

La Redazione