Quando la pasta va a braccetto con ‘Healthy Eating’

Quando la pasta va a braccetto con ‘Healthy Eating’

Daniele Siro racconta il progetto Pasta Plant

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Leo Dan Vito da sinistra a destra
Leo Dan Vito da sinistra a destra

Negli ultimi anni l’aumento dell’attenzione per uno stile di vita più sano è andata di pari passo con la pratica sportiva, la cura della propria forma fisica e mentale e con un alimentazione sempre più indirizzata al raggiungimento di obbiettivi specifici: perdita di peso, supporto all’ attività fisica, attenzione alle intolleranze alimentari, il consumo etico ed il rapporto con la natura. 

  La pasta, ed i carboidrati in generale, ha da sempre un ruolo centrale nella nostra alimentazione, anche se spesso viene demonizzata da sedicenti dietologhi e pseudo nutrizionisti. In Italia, i consumi di pane e pasta, scesi negli ultimi anni, sono in ripresa in modo significativo e continuano ad essere alla base della nostra alimentazione. Nel Regno Unito, il consumo della pasta è oramai da anni in crescita, nel 2020 c’è stato un incremento del 30% verso l’anno precedente, con una marcata attenzione per la produzione di alta qualità. 

Pasta Plant

Partendo da questi presupposti abbiamo deciso di confrontarci con un imprenditore italiano, Daniele Siro, che con due amici, Leonardo Fiorini e Vito Todaro, ha deciso di trasformare la pasta in un ‘superfood’ combinando l’ innovazione con la tradizione, miscelando farine a base di legumi, radici, fiori e semi. 

Daniele perchè Pasta Plant?

    “Negli scorsi anni sono stato testimone del profondo cambiamento nei comportamenti alimentari di tantissime persone, anche all’interno del mio nucleo famigliare. La richiesta di ‘healthy eating’, soprattutto nelle nuove generazioni, mi affascinava ma notavo che la qualità ed il gusto di molti prodotti in commercio non appagava appieno il mio palato. Perché mangiar sano deve esser povero di sapore e noioso? E perché questi nuovi prodotti non ci permettono di vivere l’esperienza sociale del mangiare tipica delle cucine tradizionali? Così, da un paio d’anni ho iniziato a lavorare con i mei soci su questo progetto, miscelando farine, bilanciando ingredienti e rivolgendomi a medici, divulgatori scientifici, chimici e nutrizionisti per creare un prodotto capace di combinare gusto e salute, mirando all’eccellenza ed all’unicità”. 

Credi che questa pasta otterrà successo su questo mercato? 

   “Abbiamo iniziato a produrre la nostra pasta a fine dicembre ed e’ stato un successo immediato! La domanda ci ha da subito costretto a lavorare 7 giorni su 7. L’investimento è stato importante, la promozione, i macchinari provenienti dall’Italia, il centro produzione ed i vari costi legati ad aspetti operativi e logistici. Partire con il piede giusto ci ha dato lo stimolo per faticare, crescere e far di tutto per aver successo. Oggi si stima che nel Regno Unito 1 persona su 10 eviti del tutto il glutine, questo ha portato ad un impennata della produzione ‘gluten free’ con un aumento del 27% negli ultimi 12 mesi, e la nostra pasta è organica al 100%, senza glutine, vegana e keto friendly”. 

Quindi la base della domanda già esiste

   “Si, secondo la Plant Based Food Association, le vendite di alimenti a base vegetale sono aumentate del 29% negli ultimi due anni. Inoltre devi pensare che il nostro prodotto, ha dei valori nutrizionali eccezionali. Pensa che la nostra PROACTIVE ha 61g di proteine per 100g di prodotto, le diete vegetariane difficilmente permettono l’assunzione dell’apporto nutrizionale giornaliero raccomandato. Ora cambia tutto, la nostra pasta è perfetta per i vegani ma soprattutto è fantastica per gli sportivi”.

L’attività fisica è sicuramente di vitale importanza, conosco molti atleti professionisti, per loro soprattutto nei periodi di allenamento e di gara nutrirsi può esser davvero un problema….

    “Quando scegliamo di mangiare una cosa piuttosto che un’altra, sopratutto per uno sportivo, ci deve esser piena consapevolezza di quello che succede al nostro corpo. La nostra PROACTIVE è una pasta ideale per gli sportivi, altissimo contenuto proteico e basso contenuto di carboidrati, perfetta per recuperare dopo uno sforzo prolungato dove i muscoli sono stati continuamente messi sotto pressione, ma anche per fare un carico di energia ed essere esplosivi nel momento di massimo sforzo.”

   Oltre alla PROACTIVE, quale altre linee avete in produzione?

    “Abbiamo la PROSPER, un vero superfood che combina proteine ‘plant-based’, omega3 e minerali. Oltre ad esser vegana e senza glutine, grazie agli omega3 questa pasta permette di tenere la pressione sanguigna sotto controllo e facilita il recupero muscolare. Inoltre i minerali presenti, ad esempio il ferro ed il potassio, facilitano l’efficienza del sistema immunitario. Poi a breve lanceremo una linea di produzione per i bambini e i neonati”.

Insomma, una pasta fatta su misura per gli sportivi, per i vegetariani, per chi soffre di intolleranze alimentare e mi pare di capire anche per chi soffre di sbalzi glicemici. 

   “Questo è molto importante. Se manteniamo la glicemia stabile, stiamo bene e siamo performanti. Studi recenti, ma già supportati da un’ampia letteratura scientifica a supporto, ci dicono che le proteine nel pasto vanno a contrastare l’insulina, pertanto bilanciare i carboidrati con le proteine è fondamentale per controllare l’indice glicemico, con immediati benefici anche sulla dieta. Si, credo davvero che grazie alle nostre linee di superfood pasta, si possa migliorare la prestazione sportiva, nutrirsi con occhio attento al benessere del fisico e della mente, tenere malattie quale il diabete sotto controllo ed anche che possa esser utile per chi vuol perdere peso”.

Pasta Plant

  PASTA PLANT è una start-up, fondata da un trio di italiani, con sede a Londra ed ha avviato la produzione e distribuzione dei sui prodotti alla fine di dicembre 2020. Potete ordinare la linea PROSPER e quella PROACTIVE tramite il sito web https://pastaplant.com
Distribuita in pacchi da 6 e 12 confezioni da 200g è disponibile ad un prezzo di £ 19.80 per 6 confezioni  e di £ 38.00 per 12 confezioni.


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