Mattatori a Londra i maggiori “acceleratori di impresa” italiani

Mattatori a Londra i maggiori “acceleratori di impresa” italiani

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Alla ribalta a Londra il meglio dell’innovazione imprenditoriale italiana: i cinque maggiori ”acceleratori di impresa” attivi nella Penisola hanno presentato le loro migliori startup nel corso di un evento – MadeInItaly
2.0.2.0 – che si è svolto nella sede di Wayra, l’acceleratore di impresa votato come il migliore in UK, di proprietà del gigante delle comunicazioni spagnolo Telefonica.

L’evento svoltosi il 9 Marzo ha mostrato alle eccellenze del business e del private equity inglese che le aziende
italiane specializzate nello spedito sviluppo delle startup tramite expertise, consulenze strategiche e supporto economico-fi nanziario non hanno ormai più nulla da invidiare a quelle dei
paesi piu’ avanzati.

I cinque piu’ importanti ‘acceleratori” italiani – B!Ventures (di Buongiorno, il colosso delle applicazioni per Smartphone made in Italy), LVenture! (incubatore dell’Università Luiss
di Roma) , Digital Magics, H-Farm ed iStarter – hanno potuto portare a Londra due startup a testa.
Queste ultime hanno avuto così la possibilità di illustrare progetti che fatturano gia’ diverse centinaia di migliaia di euro se non milioni come nel caso di Buzzole, uno strumento che rende
possibile raggiungere nuove nicchie di pubblico attraverso i social media, o di MusicRaiser, una piattaforma per progetti di crowdfounding fondata da diversi artisti pop italiani famosi nel
mondo.
Si sono distinti anche i progetti di BidToTrip, aste per viaggi di lusso, Antlos, per affittare barche per brevi periodi, e Martha’s Cottage direttamente da Siracusa che aiuta i giovani sposi
nelle loro liste di nozze. Non sono mancati nemmeno progetti dedicati alla diffusione della cultura del cibo italiano nel mondo, come FoodScovery e winoOwine.
Parlando di cibo, la giornata non sarebbe stata completa senza il pranzo offerto da ICOOKUIT servizio innovativo che permette di prenotare chef Italiani a domicilio e che ha portato il noto chef Enzo Olivieri a preparare un’ottima parmigiana davanti agli occhi
esterrefatti di investitori e businessmen inglesi.

La giornata dedicata all’innovazione ”made in Italy” è incominciata alle 8 di mattina presso il London Stock Exchange di Paternoster Square, col tradizionale suono della campana che da’ il via alle trattative della borsa londinese.
L’onore di suonare la campana e’ stato concesso a Simone Cimminelli, CEO di uno dei cinque ”acceleratori’ invitati nella metropoli britannica e Mattatori a Londra i maggiori “acceleratori di impresa” italiani cioe’ iStater.
Si e’ trattato – ha dichiarato Cimminelli- di un grande privilegio, non solo per me ma per tutto il settore italiano che ha dimostrato di saper fare sistema e di aver colmato il divario con altri ecosistemi più maturi”.

Tra momenti di emozione e momenti di network la giornata ha permesso di mettere in comunicazione due mondi – quello dell’imprenditoria innovativa italiana e quello della City – che altrimenti prima facevano fatica a parlarsi.
Tutti i presenti hanno sottolineato come la sfida di aprirsi a nuovi mercati debba necessariamente essere colta con coraggio ed entusiasmo dai giovani imprenditori della Penisola.
L’evento MadeInItaly 2.0.2.0 si è concluso con un cocktail offerto da Campari presso l’ambasciata Italiana a Londra, dove l’Ambasciatore Pasquale Terracciano non ha mancato di esprimere il suo pieno appoggio verso un’iniziativa che punta a lanciare il mondo dell’innovazione italiano a Londra.
Nel complesso si è trattato di una grande giornata durante la quale, mai come prima, imprenditori provenienti da ogni parte d’Italia hanno dato prova di essere in grandi di saper affrontare
la cruciale sfida dell’internazionalizzazione.

Marcello Mari