
La magia di due elementi, la luna e l’acqua, sono al centro del nuovo progetto che il fotografo tedesco di fama internazionale Uli Weber ha voluto presentare per la prima volta a Londra, città nella quale ha vissuto per oltre trent’anni, scegliendo l’Istituto Italiano di Cultura perché il Belpaese, oltre a essere la sua nazione d’adozione, è il terzo protagonista di questa serie speciale.
Un’Italia ritratta in alcuni dei suoi luoghi più suggestivi in quello specialissimo momento in cui la luna piena si specchia nell’acqua creando una magica scia fa da sfondo alle fotografie scattate da Weber per il suo ultimo progetto proposto al pubblico dall’Istituto di cultura dal 4 dicembre al 3 gennaio.
Il fotografo ha volute chiamare questo progetto con un’unica parola turca – “Yakamoz” – tradotto in inglese come “the glistening path of the moon” (il luccicante cammino della luna) e in grado di riflettere “la fascinazione ipnotica che il riflesso della luna nell’acqua possiede”.
Tuttora in cerca di pleniluni che gli permettano di trovare uno speciale specchio d’acqua in cui cogliere in uno scatto unico il fatato riverbero, Weber e’ nato nel 1964 a Ulm, in Germania. Dopo aver studiato fotografia a Roma, ha vissuto a lungo a Londra. È noto soprattutto per il suo lavoro nel campo della del fine art e della ritrattistica. Secondo Ivan Shaw, critico internazionale ed ex direttore della fotografia di “American Vogue”, la padronanza e la tecnica artistica di Weber possono essere paragonate a quelle di noti maestri quali Henri Cartier-Bresson e August Sander.
LaRedazione