Dal prossimo 25 febbraio ai visitatori di 85 Paesi (incominciando da quelli europei) costerà 16 sterline (contro le 10 di oggi) chiedere l’ETA (Electronic Travel Authorisation) e cioè il visto di ingresso per il Regno Unito.
L’obbligo di ETA, introdotto a partire dall’ottobre 2023, già esiste per i cittadini italiani e degli altri Paesi europei dallo scorso 2 aprile ma – segnala l’ambasciata britannica a Roma in una nota – durante la fase iniziale “la misura non è stata applicata in modo rigoroso per dare il tempo ai visitatori di adeguarsi al nuovo requisito”. Dal 25 febbraio la musica cambierà.
Richiedere un’ETA – sottolinea l’ambasciata – è rapido e semplice tramite l’app ufficiale UK ETA o sul sito gov.uk. La maggior parte delle persone riceve una decisione automatica in pochi minuti, ma si consiglia di prevedere tre giorni lavorativi per i pochi casi che richiedono una revisione aggiuntiva.
Bisogna inviare copia del passaporto e di una foto tessera, fornire un indirizzo e-mail, rispondere ad una serie di domande e procedere al pagamento con carta di credito, Apple Pay o Google Pay. Ai vettori è delegata poi la verifica dell’ETA prima della partenza.
Il visto ETA vale fino ad un massimo di due anni (che si riducono se nel frattempo scade il passaporto usato per la domanda) e da’ diritto a soggiorni in U per un massimo di sei mesi alla volta (senza diritto di lavorare o di accedere a benefici di qualsiasi tipo).
I cittadini britannici e irlandesi, inclusi i cittadini con doppia cittadinanza che includa quella britannica, sono esenti dall’obbligo di ETA così come i cittadini europei residenti in UK in possesso di Settled o Pre-settled Status.
L’ambasciata consiglia vivamente ai cittadini con doppia cittadinanza di assicurarsi di avere un passaporto britannico valido per evitare problemi come il rifiuto dell’imbarco nei viaggi verso il Regno Unito a partire dal prossimo 25 febbraio.
Dal lancio dell’ETA nell’ottobre 2023, oltre 13,3 milioni di visitatori hanno presentato domanda con successo e hanno beneficiato di viaggi più rapidi e agevoli. L’ETA è ormai parte integrante dei viaggi, anche per i passeggeri in transito che passano dal controllo passaporti nel Regno Unito.
“Le ETA- ha dichiarato il Ministro britannico per la Migrazione e la Cittadinanza Mike Tapp – ci danno maggiore potere di impedire l’ingresso a chi rappresenta una minaccia e ci offrono una visione più completa dell’immigrazione. Le ETA sono anche migliori per i viaggiatori. Digitalizzare il sistema di immigrazione garantisce che i milioni di persone che accogliamo ogni anno nel Regno Unito possano godere di un’esperienza di viaggio più fluida”.
