I giovani della comunità portoghese di Epsom si sono uniti lo scorso 8 giugno agli italiani di Sutton, Epsom, Wimbledon e Croydon per la tradizionale festa in onore di Sant’Antonio da Padova: hanno dato solennità alla processione portando la statua del santo, vestiti con speciali mantelli.
L’evento religioso è stato ravvivato anche dalla presenza di un uomo con addosso il saio, che interpretava dal vivo il santo francescano, nato a Lisbona (dove è noto come Sant’Antonio da Lisbona) nel 1195 e morto a Padova nel 1231 ad appena 35 anni.
Ad essere portata ancora volta in processione è stata la statua del veneratissimo santo custodita nella chiesa di Our Lady of Rosary di Sutton dove il parroco – Padre Jym Gillycuddy – sempre accoglie con gioia la comunità italiana, sapendo della grande devozione nei confronti di Antonio di Padova.
Proprio con le parole di benvenuto del parroco è incominciata la festa che ha avuto tre momenti: la messa, la processione con la recita del rosario (sia in Italiano che in portoghese, con ogni mistero alternato da un canto) e la festa finale nel salone della chiesa dove le signore del Comitato di Sant’Antonio (costituito dalle comunità italiane di Sutton, Epsom, Wimbledon e Croydon) hanno preparato un ricco buffet in modo da “socializzare per un pomeriggio speso all’insegna della fede e della armonia”.
Quest’anno la festa cadeva con la celebrazione della Pentecoste, la solennità con cui si chiude il tempo pasquale. Durante la messa da lui presieduta padre Giandomenico ha messo in parallelo “lo spirito che ha animato la vita di Sant’ Antonio” con “questo stesso spirito che continua ad animare i cristiani di oggi”.
“Per un cristiano, come lo è stato Antonio da Padova, è quanto mai vitale – ha sottolineato padre Giandomenico – far presente oggi il Signore Risorto. È lo spirito che rende attuale la presenza del Signore. Del resto la rinascita periodica della Chiesa, sempre avviene attraverso una intuizione, un movimento spirituale che agli occhi del mondo sembra qualcosa fuori posto, ma in realtà è l’azione dello spirito”.
Pur essendo portoghese, Sant’Antonio è fortemente associato a Padova perché’ visse nella città veneta gli ultimi quattro anni della sua vita attirando alle sue trascinanti prediche folle di fedeli. A Padova terminò un’opera teologica – I Sermoni – che gli valse la proclamazione a Dottore della Chiesa.

