
Saipem avrà un ruolo di primo piano nella decarbonizzazione del Regno Unito e cioè delle bonifiche necessarie per permettere al Paese un futuro “Net zero”, non più inquinante: a fine aprile la società italiana si è aggiudicata da Eni, capofila del progetto Liverpool Bay CCS, un contratto di circa 520 milioni di euro per riconvertire nell’arco dei tre anni un impianto tradizionale di compressione e trattamento del gas a Point of Ayr, nel Nord del Galles, in una innovativa stazione di compressione elettrica di CO2.
Questa riconversione consentirà lo stoccaggio permanente di CO2 in giacimenti offshore esausti nella baia di Liverpool, a beneficio del polo industriale HyNet, situato in uno dei distretti industriali a più alto consumo energetico della Gran Bretagna.
Saipem fornirà l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l’assistenza al commissioning della nuova stazione di compressione elettrica di CO2.
Il progetto genererà positive ricadute occupazionali, con oltre 1000 risorse locali impegnate nel periodo di costruzione e garantirà la riduzione delle emissioni dalle industrie del nord-ovest dell’Inghilterra e del Galles del Nord.
Con l’assegnazione di questo contratto, Saipem contribuirà a uno dei più avanzati progetti di cattura e stoccaggio del carbonio del Regno Unito, confermando il proprio posizionamento lungo l’intera catena del valore della CO2.