La Cucina italiana si prepara ad un’ulteriore consacrazione: a dicembre dovrebbe essere inserita dall’Unesco nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
L’agenzia dell’Onu per l’educazione, la cultura e la scienza vaglierà la candidatura durante una riunione in calendario nell’ultimo mese del 2025 a New Delhi e i segnali sono positivi.
Per l’inserimento nella prestigiosa lista Unesco si batte il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che a più riprese ha sottolineato “il valore identitario, sociale e strategico” della cucina italiana.
Lo scorso 8 aprile al Vinitaly di Verona, la più importante fiera vinicola della Penisola, si è discusso di come la cucina italiana si meriti a pieno titolo il riconoscimento in quanto rappresenta “un intero patrimonio di saperi, tradizioni, convivialità e sostenibilità, in grado di raccontare l’Italia nel mondo”.
“A dicembre l’UNESCO ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi nel corso di un intervento a Vinitaly – si esprimerà a Nuova Delhi sull’esito della candidatura. Si tratterebbe di un risultato strategico per tutto il sistema produttivo nazionale. Insieme al Ministro Lollobrigida lavoriamo con determinazione per raggiungere questo importante traguardo. Stiamo progettando per il prossimo 21 settembre una grande iniziativa in tutte le città italiane: “Il pranzo della domenica’, il più grande mai realizzato, di cui abbiamo già parlato al presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi. Sarà una giornata dedicata a festeggiare tutti insieme la forza sociale, il valore culturale e l’unicità di un rito simbolo dell’Italia nel mondo”.
L’ANCI è l’associazione che rappresenta tutti i comuni d’Italia e Manfredi è sindaco di Napoli.