Il liceo italiano a Londra non è più soltanto un progetto astratto: tre senatori del Partito Democratico eletti all’estero hanno presentato un disegno per trasformarlo in realtà.
Andrea Crisanti, Francesca La Marca e Francesco Giacobbe non capiscono come si possa negare alla capitale britannica – dove vivono circa 280.000 italiani – una scuola statale “sul modello di quanto già avviene nelle città di Addis Abeba, Atene, Barcellona, Madrid, Istanbul, Parigi e Zurigo, e presto dovrebbe nuovamente avvenire anche ad Asmara”. Si tratterrebbe di “un ulteriore forte presidio di radicamento e diffusione all’estero della lingua e della cultura italiane” e di un servizio per una comunità in aumento a dispetto della Brexit, con le seconde e terze generazioni che “pur integrate mantengono forti legami con l’Italia”.
Il disegno di legge elaborato dai tre parlamentari prevede anche l’istituzione di un analogo liceo statale italiano nella città tedesca di Wolfsburg dove – al pari di Londra – è molto numerosa e radicata la comunità di cittadini emigrati dalla Penisola.
Non è chiaro – essendo proposto da senatori dell’opposizione – quante probabilità ci siano perché’ si passi dal progetto alla realtà ma purtroppo non sembrano molte tenendo conto del clima di perenne scontro tribale nella classe politica italiana e nel fatto che finora i partiti di maggioranza sono sembrati sordi all’idea.
L’iniziativa di Cristanti, La Marca e Giacobbe (maturata sulla scia della mobilitazione di circa trecento genitori italiani residenti nella metropoli britannica che da due anni animano un foro su Facebook) ha trovato il plauso incondizionato di Alessandro Gaglione, presidente del Comites Londra.
“Finalmente, dopo anni di richieste e discussioni qualcosa di molto importante – sottolinea Gaglione – si è mosso in merito all’istituzione di un liceo italiano a Londra: è stato recentemente presentato in Senato un disegno di legge a tal fine. Non è possibile pensare che (e non so come sia stato possibile non riuscire a concepirlo fino ad ora) in una città come Londra (che per numero di connazionali equivale ad una grande città italiana) non esista una scuola secondaria italiana. Da anni subiamo il paragone impietoso, ad esempio, con la Francia (nella zona di South Kensington sembra di essere sugli Champs Elysees), con altri Paesi che hanno puntato tantissimo sulla propria lingua/cultura e con altre città del mondo, dove esiste già una scuola secondaria italiana”.
“A titolo personale”, Gaglione auspica che il liceo: 1) sia statale, PUBBLICO (al pari di ogni altra scuola pubblica in Italia, con costi interamente a carico dello Stato); 2) preveda PROGRAMMI MINISTERIALI italiani; 3) preveda l’insegnamento delle materie in LINGUA ITALIANA; 4) preveda (come previsto dal disegno di legge) il liceo CLASSICO E SCIENTIFICO.
A giudizio del presidente del Comites il liceo italiano dovrebbe essere ad “uso e consumo” di tutta la comunità, internazionale e non, che vive a Londra e che intende, per qualsiasi motivo, dare ai propri figli un’istruzione italiana ed in italiano.
Conoscendo le tempistiche del process decisionale a Roma Gaglione si augura una cosa: “Speriamo possano beneficiare del liceo italiano a Londra i nostri figli e non i nostri nipoti!”