Non azzardatevi a ritornare in UK dall’Italia o da qualche altro Paese europeo con in valigia formaggi, prosciutti, salami, carni rosse crude: dallo scorso 12 aprile è categoricamente proibito “per prevenire la diffusione dell’afta epizootica (FMD) a seguito del crescente numero di casi in tutta Europa” e “al fine di tutelare la salute del bestiame britannico, la sicurezza degli agricoltori e la sicurezza alimentare del Regno Unito”.
“Chi viene trovato in possesso di articoli come panini, formaggi, salumi, carne cruda o latte, indipendentemente dal fatto che siano confezionati o che siano stati acquistati al duty free, dovrà consegnarli alla frontiera e verranno sequestrati e distrutti”, ha annunciato il governo di Sua Maestà. Capito? Anche un panino con una fetta di prosciutto o un pezzo di mozzarella è illegale!
“Nei casi più gravi” (se ad esempio ne avete una valigiata di questi prodotti proibiti) rischiate multe fino a 5.000 sterline. Sono previste soltanto poche esenzioni e queste riguardano “latte per neonati, alimenti a scopo terapeutico e alcuni prodotti composti come cioccolato, dolciumi, pane, torte, biscotti e pasta”.
L’afta epizootica (FMD) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce bovini, ovini, suini e cervi. Non rappresenta un rischio per l’uomo, ma eventuali focolai rappresenterebbero rischi significativi per le aziende zootecniche e agricole nel Regno Unito dove nel 2001 questo tipo di epidemia ha portato all’abbattimento di milioni di animali e provocato colossali perdite all’agricoltura.
All’inizio dell’anno il governo Starmer aveva già vietato le importazioni personali di bovini, ovini e altri ruminanti, carne suina e prodotti lattiero-caseari da Germania, Ungheria, Slovacchia e Austria in risposta a focolai confermati di afta epizootica in quei Paesi. Dal 12 aprile il divieto è stato esteso a tutta l’Europa continentale.
Destinato a rimanere in vigore fino a quando l’area UE non avrà debellato l’epidemia, il divieto non riguarda ad ogni modo le importazioni commerciali, che continuano a essere regolate da rigorosi protocolli veterinari. Salumi e formaggi “made in Italy” continueranno quindi ad essere regolarmente distribuiti ed acquistabili nei negozi e supermercati britannici.
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