
Sfilate e saloni di moda richiedono un complesso lavoro dietro le quinte, cruciale per il successo dell’evento, e proprio questo grosso e faticoso impegno lontano dai riflettori è stato raccontato lo scorso 11 febbraio da due dei massimi rappresentanti del sistema fashion italiano – Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana, e Antonio De Matteis, presidente di Pitti immagine e amministratore delegato di Kiton – durante un incontro all’Ambasciata di Londra.
L’incontro – dal titolo “Sfilate e saloni, il lavoro dietro le quinte” – ha messo in risalto il pesante impegno richiesto dall’organizzazione di una settimana della moda come quella di Milano o di una manifestazione come Pitti Uomo.
In conversazione con Maria Silvia Sacchi, fondatrice e direttrice della testata giornalistica online ThePlatform, Carlo Capasa e Antonio De Matteis hanno spiegato la rete di alleanze e relazioni internazionali necessarie per stabilire le date, la “diplomazia” dei calendari, le strategie per attrarre espositori e buyer da tutto il mondo, la scelta degli eventi, il rapporto con la stampa. E anche il contributo che sfilate e saloni danno all’economia delle città e del Paese.
L’incontro rientrava nel ciclo “Italian threads: conversations on fashion”, ideato dall’Ambasciata in collaborazione con ThePlatform.
“Il saper fare italiano, declinato in tutti i suoi aspetti, cibo, moda, artigianato, industria di precisione, è un marchio di fabbrica fortissimo, un modello da seguire, ed un potentissimo strumento di diplomazia e soft power”, ha dichiarato l’Ambasciatore Inigo Lambertini, indicando Capasa e De Matteis come due protagonisti di primo piano del settore.
LaRedazione