
Musica siciliana a tutto spiano al Britten Theather di Londra lo scorso 7 febbraio quando la “cantantessa” Carmen Consoli con in braccio l’immancabile chitarra si è esibita in un applaudito concerto imperniato sul suo ultimo doppio album, “Terra ca nun senti”, uscito a dicembre.
Il Britten Theatre si trova all’interno del Royal College of Music di Londra e il concerto esclusivo sul Tamigi ha anticipato un tour internazionale che la catanese Carmen – classe 1974, passata nella sua ormai lunga carriera dal rock alla canzone d’autore e tradizionale, incomincerà il prossimo 22 maggio a New York.
Patrocinato dal Consolato Generale d’Italia a Londra, con London One Radio che in veste di media player ufficiale lo ha trasmesso in diretta audio live nel Regno Unito e in Italia, il concerto cosi’ come il doppio album si basano su uno spettacolo presentato dalla cantautrice il 15 luglio 2023 al Teatro Greco di Siracusa per celebrare la ricca eredità musicale della Sicilia e raccontare in note paesaggi, persone, cultura e tradizioni di quella straordinaria terra. Una missione che vede Carmen Consoli supportata dalla Orchestra Popolare Siciliana da lei fondata proprio per rivisitare attraverso strumenti, melodie e testi antichi rivisita le sonorità dell’isola in una luce completamente nuova e aggiornata.
Il doppio album alterna i grandi classici del repertorio di Consoli — tra cui “Fiori d’arancio”, “Il pendio dell’abbandono”, “L’ultimo bacio” e “Parole di burro” — a brani più recenti come “Volevo fare la rockstar” e “Le cose di sempre”. Comprende anche pezzi in dialetto siciliano, come “Maria Catena”, “Masino” e “A’ finestra”, insieme a reinterpretazioni di tradizionali melodie dell’isola, tra cui “Buttana di to mà” e il brano che dà il titolo all’album, “Terra ca nun senti”, in omaggio alla leggendaria Rosa Balistreri, morta nel 1990 e fonte continua d’ispirazione per la “cantantessa”.
Nelle intenzioni di Carmen Consoli, che a Londra ha animato un “talk” con gli studenti del Royal College of Music, il progetto “Terra ca nun senti” rappresenta “un viaggio emozionante nella Sicilia, raccontata con ironia, amore, leggerezza, intensità e un profondo senso di gratitudine”, un “contributo alla crescita e alla diffusione della cultura e della tradizione siciliana, in un’ottica di apertura al futuro, per fare di questa ricchezza una parte integrante della musica e della cultura mondiale”.
LaRedazione