
Elisa Sgubin
Tendenze, Business, Cultura del Lavoro
Nelle grandi città come Londra, dove il ritmo frenetico e la connettività incessante dominano la vita quotidiana, lo stress digitale emerge come un fenomeno sempre più rilevante. Questo tipo di stress, derivante dall’uso eccessivo o dalla prolungata esposizione a dispositivi digitali quali smartphone, tablet e computer, si insinua subdolamente, portando a conseguenze negative per la salute mentale e física degli individui. Chi ne è soggetto, prova particolare difficoltà nella gestione del flusso continuo di informazioni.
Il confronto con lo stress digitale è diventato un tema ricorrente non solo per il cittadino medio ma anche per figure pubbliche il cui vissuto offre una finestra su questa realtà complessa. Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, è uno degli esempi più illustri. Nonostante il singolare successo, Musk non ha esitato a rivelare come il peso delle responsabilità e l’incessante attenzione dei media, abbiano influito negativamente sulla sua salute mentale, portandolo a momenti di forte stress.
Anche Lady Gaga, icona mondiale della musica e attivista per le questioni di salute mentale, ha condiviso esperienze simili. Ha descritto come l’uso intensivo dei social media abbia aggravato i suoi periodi di depressione, inducendola a prendere pause dalla vita pubblica per recuperare energia e stabilità emotiva. Le sue riflessioni sottolineano un aspetto cruciale del nostro tempo: anche coloro che sembrano avere una quotidianità perfetta possono essere vulnerabili agli effetti debilitanti dell’era digitale.
Le giovani generazioni, in particolare i figli delle celebrità, vivono sotto i riflettori sin dalla nascita, affrontando aspettative pubbliche e critiche che possono essere schiaccianti. Il “Child Development Journal”, pubblicazione accademica di rilievo internazionale che si focalizza sulla psicologia dello sviluppo dei bambini, ha indicato come questa pressione possa avere impatti negativi sulla crescita emotiva e sociale dei più giovani, sottolineando l’importanza di proteggerne la privacy e il benessere. La celebre coppia di attori, Kristen Bell e Dax Shepard, ha adottato una politica ferma riguardo alla privacy dei figli, col divieto ai paparazzi di fotografare le loro bambine e non condividendo immagini dei volti sui social media. Bell e Shepard sono stati anche promotori di una campagna che incoraggia i media a non pubblicare foto di bambini di celebrità senza il consenso dei genitori.
Allo stesso modo Beyoncé e Jay-Z, nonostante la fama mondiale, hanno mantenuto i tre figli lontani dai riflettori. La coppia raramente ne condivide immagini sui social media e, quando lo fa, spesso adotta misure per nasconderne i volti. Mentre la coppia Ryan Gosling – Eva Mendes, ha spiegato, in diverse interviste, il desiderio che le figlie fossero “bambine il più a lungo possibile”, senza esibirle al pubblico.
Per navigare le acque agitate dello stress digitale, esistono alcune strategie efficaci. La prima è il riconoscimento del “doomscrolling”, l’abitudine di leggere compulsivamente notizie negative. Studi dell’Università di Sussex indicano che mantenere un ambiente ordinato e pulito può aiutare a mitigare l’ansia e a ripristinare un senso di controllo.
Altrettanto importante è limitare l’uso dei dispositivi digitali, soprattutto prima di coricarsi, come dimostrato da ricerche sul “Journal of Sleep Research” che evidenziano come una ridotta esposizione alla luce blu migliori la qualità del sonno. Infatti, la luce blu emessa dai dispositivi digitali interferisce con i ritmi circadiani del corpo, che regolano il ciclo naturale di sonno e veglia. (per approfondire: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9424753/)
Un’altra tattica efficace è esprimere apertamente i propri sentimenti. Volti conosciuti, ad esempio Selena Gomez, hanno dimostrato come condividere le proprie lotte possa alleviare lo stress. Inoltre, limitare l’uso dei social media a 30 minuti al giorno, come raccomandato da uno studio dell’Università della Pennsylvania, può ridurre significativamente i sintomi di depressione e ansia (fonti quali Psychology Today esaminano queste tecniche, link: https://www.psychologytoday.com/gb ).
Per chi desidera approfondire le strategie per contrastare lo stress digitale, il libro “Digital Minimalism” di Cal Newport offre preziose indicazioni per ridurre l’impatto delle tecnologie sulla vita quotidiana.
La seguente tabella illustra gli effetti della riduzione dell’uso dei social media, basata sui risultati dello studio dell’Università della Pennsylvania.
Impatti dell’Uso dei Social Me
Durata uso quotidiano dei Social | Livello di Stress | Qualità del Sonno | Incidenza di Depressione |
Più di 3 ore | Alto | Basso | Alta |
30 minuti | Moderato | Alto | Bassa |
Nessun uso | Basso | Molto alto | Molto bassa |
Lo spettro espone tre scenari principali. Un uso prolungato dei social media, oltre 3 ore, è associato a un aumento del livello di stress, una riduzione della qualità del sonno e un’alta incidenza di sintomi depressivi. Questo scenario suggerisce che un eccessivo impegno sui social media, può avere effetti negativi significativi sulla salute mentale e fisica.
Un uso moderato dei social media -30 minuti- è correlato a un livello di stress moderato, migliore qualità del sonno e minori sintomi depressivi. Indica che un uso controllato e limitato può contribuire a un equilibrio più salutare, mantenendo i benefici della connettività sociale senza gli effetti collaterali negativi.
Altres’i, il non uso di social media, registra i più bassi livelli di stress e di sindromi depressive, con una qualità del sonno molto alta. Questo suggerisce che evitare completamente i social media risulta benefico per alcune persone, specialmente quelle sensibili agli effetti dello stress digitale. Ecco quindi che ridurre l’esposizione a dispositivi digitali e social media, e imparare a gestire lo stress è essenziale per mantenere un equilibrio nella vita di tutti i giorni. Ascoltare le esperienze di chi vive sotto i riflettori può offrire preziosi spunti su come affrontare e mitigare le pressioni della vita digitale, contribuendo a un’esistenza più serena e bilanciata.