
Mai prima d’ora un’importante città del Regno Unito aveva avuto un sindaco di origine italiana: il tabù è stato infranto da Marco Cereste, eletto lo scorso 20 maggio mayor di Petersborough, centro urbano del Cambridgeshire con 215.000 abitanti. In un’intervista al nostro giornale il “First Citizen” di Petersborough parla con orgoglio delle sue radici pugliesi (e’ nato a Bovino in provincia di Foggia) e – dall’alto dei suoi 152 punti di quoziente intellettivo – spara a zero contro la Brexit (“un grossissimo errore”).
Buongiorno Sindaco, o come la devo chiamare?
Mi puoi chiamare come vuoi, Marco, Sindaco, Cavaliere. Sono il 128° sindaco di Peterborough
Sa che faccio una fatica incredibile a pronunciarlo, sarebbe come San Pietroburgo giusto?
Sì, perché un tempo c’era un’abbazia con le reliquie di S. Pietro, era un centro ricco e famoso diversi secoli fa, e l’unico motivo per cui Henry VIII non l’ha distrutta è perché c’è la sua prima moglie Caterina d’Aragona sepolta
Quindi devo venire assolutamente venire a trovarla e visitare la città?
Vieni quando vuoi, ci andiamo a mangiare qualche cosa di particolare, di caratteristico, perché devi sapere che qui almeno il 30 % della popolazione non ha radici inglesi, tu scegli un tipo di cucina e la trovi. Infatti, oggi rispetto ad una certa epoca in cui la città era in fase di declino, con l’arrivo dei tanti emigranti, la città si è ravvivata molto, anzi più la periferia rispetto al centro, un vero peccato. Un mio figlio frequenta una scuola multiculturale, e il sabato con gli amici vanno al ristorante Istanbul.
Sento che lei parla italiano perfettamente, avendo letto che lei è arrivato in UK a soli 2 anni davo per scontato che lei fosse di madre lingua inglese
Sono arrivato a Londra il giorno in cui hanno incoronato Elisabetta II, il 6 febbraio 1952,
ma io sono nato in Italia a Bovino, più precisamente in un posto che si chiama San Procopio
Un comune di 3000 abitanti
Sì e mi raccontava il prete che quando noi siamo partiti una domenica ha celebrato una messa per i 150 giovani uomini che emigravano in Europa, e la popolazione allora era di 15000 abitanti.
Praticamente si è svuotato il paese
Sì purtroppo, e speriamo che arrivi un giorno in cui le persone capiranno quanto sia bello vivere in certi borghi, pur rendendomi conto che manca il lavoro
Quindi lei 2 anni arriva a Londra si dirige con la sua famiglia a Peterborough?
Sì e pensa che pur essendo così piccolo ho dei così brutti ricordi queste stazioni cupe e fredde, un trauma per me che arrivavo da un posto pieno di sole.
Perché proprio là?
Perché mio padre aveva un contratto con la London Brick Company, e gli italiani si dividevano lavorativamente parlando tra Bedford e Peterborough. Adesso è rimasto pochissimo delle fornaci, e quando venne l’ambasciatore Biancheri in città negli anni 90 volle incontrare degli italiani che lavoravano alla LBC ma non era rimasto più nessuno.
I suoi genitori commerciavano alimentari italiani…
Questo avvenne dopo, perché negli anni 50 arrivavi solo con un contratto di lavoro, dovevi dare garanzie di un domicilio di riferimento e dovevi fare il “bravo”, pena il rimpatrio. Dopo 4 anni, ottenevi il permesso di residenza, e potevi intraprendere attività autonome.
Negli anni ha studiato e si è laureato.
In realtà mi sono laureato un po’ tardi, perché non ho potuto seguire un percorso diciamo così tradizionale, sono andato alla secondary modern school, (un istituto tecnico professionale), e non ritengo sia stato corretto mandarmi in quel tipo di scuola, avevo le caratteristiche per andare alle high school (liceo) ma all’epoca eravamo stranieri e quindi lascio a te intendere. Tuttavia, avevo ottenuto la possibilità di studiare le materi accademiche in altre scuole, una sorta di permesso speciale, sai io ho un QI di 152 e sono socio del Mensa
Mensa è un’associazione internazionale senza scopo di lucro di cui possono essere membri le persone con un punteggio minimo di 148 nel test di Cattel. Detto in chiave ironica, anche Sylvester Stallone è del Mensa…
Ah non lo sapevo, comunque alla fine ho portato avanti un programma di formazione nel campo del management e della business administration
Competenza che ha poi speso nel mondo della sanità, corretto?
Sì, ho lavorato per 25 anni per l’NHS, durante i quali ho ricoperto diverse posizioni, tra cui quella di presidente dell’NHS Peterborough, membro dell’NHS Executive International Audit Development Group e membro dell’NHS Corporate Governance Advisory Panel…. Io stesso in qualità di presidente del NHS di Peterborough ho dato il via al servizio di assistenza domiciliare nel 1994, è stata un’iniziativa replicata in tutta la nazione, ma è partita da qui.
Le chiederei di fare una comparazione tra sistema sanitario italiano e inglese, perché quello italiano sta vivendo un momento molto critico; quello inglese invece in che stato si trova?
Credo sia la stessa cosa, probabilmente in tutto il mondo, il covid sicuramente è stato un evento fortemente destabilizzatore, il fatto è che la sanità non può mai esaudire completamente la richiesta, per il semplice fatto che subentrando sempre più nuove tecnologie e percorsi di cura, questo aumenta contemporaneamente la richiesta e in maniera esponenziale.
In Italia ci va regolarmente?
Sì e possiedo con mia moglie più case, in parte ereditate in parte acquistate, sempre a bovino perché anche mia moglie è di la, anzi è nata a Prato con i genitori di bovino che sono tornati nel paese di origine e li ho incontrato quella che è diventata mia moglie
Non in UK? Proprio un segno del destino
Il destino è destino, può piacere come no ma se è scritto…
E il suo rapporto con la Puglia qual è?
È una terra che mi affascina, era la terra di passaggio dei crociati, ci sono posti meravigliosi come Polignano, Trani, Alberobello. A Trani un vecchietto mi fece da guida, e per la modica cifra di 10 euro ho scoperto che sotto la cattedrale attuale ce n’era un’altra e più sotto sito dei Templari.
Quanti legami…
Pensa che un giorno mi chiesero di dare una mano ad una persona in difficoltà estrema, scoprii che era il Barone Quaranta di San Severino e Fusaro, non aveva più niente e con il mio intervento sono riuscito a fargli avere sia la pensione inglese che quella italiana.
Gli ha cambiato la vita
Alla sua morte mi regalò i suoi titoli nobiliari, era un personaggio da romanzo
Possiamo dire che i veri eredi dell’impero romano siano gli inglesi?
Io ho un amico a Roma di grande cultura e che probabilmente discende da famiglie antiche romane e sostiene che erano avanti nel concetto di gestione delle risorse umane e non erano così attratti dal sostituire completamente le persone con la tecnologia dell’epoca, proprio per mantenere un equilibrio sociale. Poi l’Italia tutta è piena di quello che hanno lasciato, Bovino compreso…Io vivo in una casa edificata dove si era insediata la 9 legione romana, questo è un posto speciale. Uno dei miei tre figli sta studiando storia antica
Ho letto che lei nella sua attività pubblica ha usato molto i fondi europei prima della Brexit per contribuire allo sviluppo e alla sostenibilità della città
Devi sapere che ho fatto per anni il presidente della giunta della città e avevo un vero e proprio ruolo esecutivo, governavo di fatto la città, e l’abbiamo rivitalizzata facendone la seconda città per regime di sviluppo in GB. E questo detto senza falsa modestia l’ho fatto io. Rispetto al modello italiano ci sono delle città con una sorta di statuto autonomo con una giunta e un presidente con ampi poteri. Ho svolto questo ruolo dal 2009 al 2015
Invece il sindaco che ruolo ha?
È tutta un’altra cosa, svolge un ruolo analogo a quello di un’ambasciata, di rappresentanza, quello esecutivo è molto più ridotto, mantengo comunque una certa influenza nei confronti della giunta. In sostanza il mio compito è quello di promuovere la città, attraverso la gestione di un consiglio composta da 60 membri… Da sindaco ho deciso di cambiare tutto e sai la mia prima rivoluzione? Una caffettiera italiana in ufficio
Questa è veramente una mossa rivoluzionaria, se penso che Agatha Christie diceva: “Il caffè in Inghilterra ha sempre il sapore di un esperimento chimico”, la trovo una mossa azzeccata
È una macchinetta normale comprata al supermercato e fa un caffè che è una meraviglia, molti dei miei assistenti mi hanno detto bravo finalmente un caffe che si possa bere. Però la chiave ce l’ho io!
Sentendola parlare ho la sensazione che lei si senta italiano, nonostante sia in UK da quando era un bambinetto
Al 100%. Amo l’Inghilterra, ho fatto il giuramento per averne la cittadinanza, sostanzialmente amo entrambe le nazioni, quando ho avuto l’onore di essere presentato alla Regina Elisabetta, ci facemmo una piccola chiacchierata sul particolare aneddoto della coincidenza del mio arrivo in concomitanza della sua incoronazione. Era una bravissima donna…Nella mia vita l’ho incontrata 3 o 4 volte, oltre ad aver conosciuto lady D per attività di sostegno alla ricerca per l’Aids
E l’attuale re Carlo III?
Io sostenevo una delle sue organizzazioni caritatevoli, e uno dei miei errori e rimpianti, è stato di non accettare di andare a lavorare per una delle sue organizzazioni. Ma non era concretamente possibile perché ero già oberato da mille impegni. Presidente di qua presidente di là che dovevo fare?… Ho sempre creduto nelle iniziative di re Carlo per il mondo dell’educazione, i ragazzi sono il nostro futuro, Mark Twain diceva: “a me il futuro interessa, perché io ci voglio vivere nel futuro”. Questo è il senso, le cose più importanti sono la cultura, l’educazione e la formazione.
È fuor di dubbio che lei questo lo trasmetta in maniera forte
Da Presidente della giunta ho destinato 229 milioni di sterline, buona parte dei quali provenivano dal governo nazionale, per costruire scuole nuove e ristrutturare e rimodernare quelle esistenti. Il più piccolo dei miei tre figli frequenta una scuola locale frequentata da 2000 allievi che ha tutto quello che si può desiderare da una struttura scolastica. Dai laboratori agli impianti sportivi. È qualcosa d cui vado particolarmente fiero. Ti devo confidare che il principale motivo per cui ho preso così a cuore la questione si rifà ad un evento in cui era presente un precedente responsabile dell’istruzione che se ne uscì dichiarando che il suo obiettivo più ambizioso era portare lo standard di culturizzazione ad un livello pari alla media nazionale. Per me è inconcepibile il concetto di medio
E il suo parere sulla Brexit, Sindaco?
Grande errore, grandissimo…L’altro giorno nella mia zona ricevo una telefonata da una negoziante che quasi piangendo mi disse che i costi legati all’importazione, in particolare di alimenti hanno controlli sempre più rigidi e dazi. Non riusciamo a sostenerli. Io mi sono impegnato a fare qualcosa ma siamo di fronte ad una congestione di moltissimi prodotti che non riescono ad entrare per le lungaggini burocratiche e arrivano a deteriorarsi per la lunga attesa quindi risultano invendibili.
È stata la Brexit il festival dell’ignoranza?
Se penso che il Sunderland viveva con i fondi europei e ha votato a favore del brexit. Sono arrivato a dire a mia moglie che qui non c’è più speranza. Ci fosse poi stata una promessa rispettata di quelle fatte
Politicamente parlando neanche UK se la passa tanto bene a proposito di leadership
In Italia state molto meglio, perché restate comunque dentro un’unione di nazioni. A me piange il cuore per quello che è successo qui,
Andrea Campagnolo
