

Un collezionista cinese dai guadagni immensi grazie alle criptovalute ha pagato per una banana 6,2 milioni di dollari, il che fa circa 30 milioni di dollari al chilo, e se l’è mangiata davanti ai giornalisti nel corso di una conferenza-stampa.
Negli ultimi anni il prezzo delle banane è sì aumentato ma qui l’inflazione non c’entra: la banana iper-cara fa parte di un progetto artistico dell’italiano Maurizio Cattelan. Invece che essere mangiata dovrebbe essere appesa al muro con una striscia di nastro adesivo fornito (senza sovrapezzo…) assieme ad un certificato di autenticità e alle istruzioni per l’installazione.
La banana da appiccicare alla parete è stata chiamata “Comedian” da Cattalan e lo scorso novembre è stata messa all’asta a New York da Sotheby che le aveva dato una stima tra un milione e un milione e mezzo di dollari quando era stata venduta nel 2019 – subito dopo la “creazione” – per 120mila dollari.
Volutamente iconoclastica, la banana di Cattelan è stata più volte esposta con clamore e in due occasioni – a Miami e a Seul – era già finita mangiata. La stessa sorte le ha fatto fare il suo ultimo “proprietario, Justin Sun, fondatore della piattaforma di criptovalute Tron, che se l’è pappata con gusto durante una conferenza stampa ricavandone una pubblicità planetaria (avendone comprato il copyright ne può ovviamente appendere una fresca).
Va detto che Maurizio Cattelan – nato a Padova nel 1960 – non è nuovo a “provocazioni” del genere che lo hanno elevato al rango di uno dei più famosi, controversi e ricchi “artisti” contemporanei. Il suo primo quarto d’ora di celebrità mondiale l’ha conosciuto negli Anni Ottanta a New York con La Nona Ora, una statua di Papa Giovanni Paolo II a terra colpito da un meteorite. In Italia è conosciuto per l’installazione L.O.V.E., la statua di una mano con il dito medio alzato in Piazza Affari a Milano, davanti all’edificio della Borsa. Nel 2011 ha scatenato un forte dibattito pubblico con l’istallazione di 2000 piccioni imbalsamati, esposti in occasione della 54esima Biennale di Venezia. Nel 2012 molte delle sue opere sono state esposte al Guggenheim Museum di New York nell’esibizione intitolata All. Tra i lavori più famosi del padovano vi sono anche Him, che ritrae Hitler bambino in ginocchio; America, wc rivestito in oro a 18 carati. La banana “Comedian” rientra a pieno titolo tra i suoi presunti “capolavori”.
Cattelan non è comunque il primo artista italiano a puntare sulla provocazione-shock: nel 1961 Piero Manzoni fece scalpore quando raccolse la sua cacca in novanta scatolette (sigillate) e le espose con la dicitura “merda d’artista”. Una di queste scatolette è stata venduta nel 2016 per 275mila euro.
La Redazione