
A Roma sono attesi da 30 a 35 milioni di pellegrini per il Giubileo 2025, iniziato ufficialmente lo scorso 24 dicembre quando Papa Francesco, in carrozzella per le non buone condizioni di salute, ha aperto con rito solenne la Porta Santa della basilica di San Pietro, altrimenti sempre chiusa.
Quello appena iniziato è il venticinquesimo Giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica.
Il Giubileo, detto anche Anno Santo, è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Concede ai pellegrinaggi in arrivo a Roma dai quattro angoli della Terra l’indulgenza plenaria. L’ultimo risale al 2000 mentre il primo fu indetto da papa Bonifacio VIII nel 1300.
Dal 29 dicembre al 5 gennaio altre tre Porte Sante sono state aperte (oltre una quarta simbolica il giorno di Santo Stefano nel carcere romano di Rebibbia): quelle di San Giovanni in Laterano, della Basilica di Santa Maria Maggiore, e della Basilica di San Paolo fuori le mura.
“Il Giubileo – ha scritto Papa Francesco quando nel 2022 ha affidato a monsignor Rino Fisichella la preparazione dell’evento – ha sempre rappresentato nella vita della Chiesa un evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale. Da quando Bonifacio VIII, nel 1300, istituì il primo Anno Santo – con ricorrenza secolare, divenuta poi, sul modello biblico, cinquantennale e quindi fissata ogni venticinque anni –, il santo popolo fedele di Dio ha vissuto questa celebrazione come uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio. I fedeli, spesso al termine di un lungo pellegrinaggio, attingono al tesoro spirituale della Chiesa attraversando la Porta Santa e venerando le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo custodite nelle Basiliche romane. Milioni e milioni di pellegrini, nel corso dei secoli, hanno raggiunto questi luoghi santi dando testimonianza viva della fede di sempre”.
La parola Giubileo prende nome dallo yobel, il corno di montone, il cui suono annuncia il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur) e anche quello 2025 si profila come una manna per ristoranti e alberghi della città eterna. Richiede anche un costoso e massiccio dispiegamento di dispositivi di sicurezza, in particolare per il timore di attentati da parte di “lupi solitari” islamisti.
Per l’occasione l’Italia ha anche creato uno speciale visto “Turismo-Giubileo”, disponibile per chi partecipa ai pellegrinaggi a Roma organizzati dalle Chiese locali. La richiesta dello speciale visto “Turismo-Giubileo” è riservata esclusivamente ai pellegrini che partecipano ad un pellegrinaggio diocesano (o di una comunità interna alla diocesi).
Altra novità: per la prima volta il giubileo ha una mascotte, battezzata Luce. Si tratta di una bambina pellegrina, con occhioni azzurri a illuminarle il volto, l’anorak giallo sulle spalle, una bella croce missionaria sul petto, il bastone del viandante e gli scarponcini infangati per il tanto cammino verso Roma.
LaRedazione
