Durante la stagione natalizia ci facciamo spesso trascinare dalla tentazione. E’ quasi impossibile resistere a quella fetta di panettone, al bicchiere della staffa, all’ammazza caffè corretto per non parlare poi di cene, pre-cene, cenoni e festeggiamenti vari…
Il risultato sono alcuni chili in più e moltissimi buoni propositi. A questo si aggiunge il Capodanno, dove inevitabilmente molti fanno un “bilancio” dell’anno che si chiude.
E’ ormai accertato che la nostra capacità di giudizio per i nostri risultati non è delle migliori. Ci concentriamo su quello che ancora non abbiamo ottenuto, ci dimentichiamo regolarmente da dove siamo partiti, delle sfide che avevamo di fronte e spostiamo in continuazione l’obbiettivo finale. La spiegazione è semplice: una parte della nostra mente, quella parte primitiva e irrazionale, ci vuole sempre all’erta, sempre un po’ in ansia, sempre sul chi va là. E’ meglio una persona pronta a qualsiasi pericolo piuttosto che una persona felice che passeggiando serenamente viene divorato dalle belve feroci. Certo oggi non ci sono più questi pericoli imminenti ma la nostra mente primitiva non lo sa. E così finiamo sempre perdenti quando dobbiamo dare una valutazione di quello che abbiamo raggiunto. Oppure, bariamo, rimandiamo, facciamo finta. Come quando saliamo sulla bilancia con un piede solo, indossiamo abiti di una taglia più piccola piuttosto che ammettere di aver preso qualche chilo, e che dire poi della famosa ritenzione idrica o della struttura ossea importante che fuga qualsiasi dubbio sulle nostre reali responsabilità.
Insomma arriviamo al primo gennaio con una lista infinita di obiettivi nuovi di zecca. Le palestre lo sanno, a gennaio gli iscritti si moltiplicano. Ma lo sanno anche i personal trainer, i coach di arti marziali, i corsi online, gli iscritti a nuovi interessi, gli insegnanti di musica, i dietologi e chi più ne ha più ne metta. Tristemente la ricerca ci dimostra che per febbraio i nuovi iscritti hanno diminuito la loro presenza del 50% e a marzo rimangono pochissimi dell’ondata dei buoni propositi.
Allora come fare? Mai cominciare di lunedi’, o il 1 di qualsiasi mese, o all’inizio. Per avere successo bisogna sviluppare una vera e propria abitudine. La dieta deve diventare regime alimentare, il nuovo interesse deve essere integrato nella nostra routine quotidiana, l’obbiettivo non deve essere eccezionale, ma scalabile. Questo ci insegnano le persone di successo. Vince chi è costante, chi suddivide il target in gradini raggiungibilii, chi continua regolarmente e chi intraprende l’attività divertendosi. Ci vogliono 30 giorni a stabilire una buona abitudine. Il mio consiglio per il nuovo anno è questo: invece di imporci nuovi propositi, stabiliamo nuove divertenti abitudini, incominciando da mercoledì.

Veronica Gioscia