L’Italia alla riconquista dei turisti britannici

L’Italia alla riconquista dei turisti britannici

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Ministro Garavagia a Londra per il WTM

 Con il peggio del Covid che dovrebbe essere ormai alle spalle l’Italia è ripartita alla conquista dei turisti britannici. Lo ha fatto partecipando al Wtm (World Travel Market 2021) che si è svolto all’Excel Centre di Londra dall’1 al 3 novembre, con tutte le regioni italiane e con il coinvolgimento di oltre 130 stakeholders.   Il ministro del turismo Massimo Garavaglia ha inaugurato lo stand Italia assieme a ZurabPololikashvili(segretario generale dell’organizzazione Onu per il turismo), al Console Generale d’Italia Marco Villani, all’amministratrice delegata Enit Roberta Garibaldi, al presidente dell’Agenzia Nazionale del Turismo Giorgio Palmucci e al consigliere EnitSandro Pappalardo.  

 “È – ha dichiarato Giorgio Palmucci – Un nuovo inizio che porta con sé valori rinnovati su cui puntare, un revenge travel che segna il grande ritorno al viaggio dopo un anno di limitazioni e che vede i turisti più motivati che mai. Si torna a parlare di incoming e l’Italia è la seconda destinazione più cercata in Europa (12,2 mln di voli ricercati) e la terza nel mondo”.   Prima della drammatica battuta d’arresto del Covid i turisti dal Regno Unito erano aiprimi posti della classifica turistica italiana con 13,7 milionile presenze negli esercizi ricettivi. La spesa turistica deiviaggiatori dal Regno Unito si aggira intorno ai 3,8 miliardi di euro e aumenta tendenzialmente del +7%. 

  Le regioni su cui investono di più gli inglesi sono Lazio(655,3 milioni di euro), Lombardia (536 milioni di euro) eCampania (514 milioni di euro) che acquisiscono il 45% circa del totale della spesa. Gli alberghi e villaggi turisticipercepiscono il 55,2% della spesa totale dei viaggiatori da UKpari a 2,1 miliardi di euro (+1,1%). Seguono l’ospitalità diparenti e amici con 564,7 milioni di euro (+28,6%) e gliagriturismi e B&B con 473,4 milioni di euro (-2,6%).

  I tipi di vacanza prediletti sono: culturale per cui si spende il 36,7% del totale della spesa, circa 1,4 miliardi di euro. Segue la vacanza balneare con circa 600 milioni di euro (+3,7%). La spesa per la vacanza sportiva cresce del +27%, passando da 44 milioni di euro a 56 milioni di euro, l’incremento più elevato. 

La Redazione