L’UNIVERSITA’ DI ROMA RENDE OMAGGIO A “MAMMA ERASMUS”

L’UNIVERSITA’ DI ROMA RENDE OMAGGIO A “MAMMA ERASMUS”

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Le hanno dato il soprannome di “mamma Erasmus” perché’ ha ideato e costruito il Programma Erasmus per l’interscambio degli studenti tra le università europee e lo scorso 20 aprile l’università romana della Sapienza le ha reso omaggio conferendole il dottorato di ricerca honoris causa in Psicologia sociale, dello sviluppo e della ricerca educativa.

  Nata a Roma nel 1934, Sofia Corradi ha rievocato il glorioso progetto al termine della cerimonia quando in diretta streaming h tenuto una Lectio magistralis dal titolo “Da studentessa di Giurisprudenza a mamma Erasmus”.

  La nascita del Programma Erasmus si deve a un’idea maturata da Sofia Corradi al termine di una esperienza di studio svolta presso la Columbia University, durante il quarto anno di Giurisprudenza. Vincitrice di una borsa Fulbright, la Corradi frequentò la Graduate School of Law della prestigiosa università statunitense dove conseguì il master in Diritto comparato. Tornata in Italia, chiese, senza successo, il riconoscimento degli esami sostenuti all’estero. 

  In veste di consulente scientifico della associazione dei Rettori delle università italiane Sofia Corradi elaborò già nel 1969 il suo primo progetto Erasmus che divenne realta’ nel 1987 ed èconsiderata  a oggi considerata l’esperienza comunitaria di maggiore portata educativa a livello mondiale.

   Il programma Erasmus – dal quale il Regno Unito è uscito nel quadro della Brexit dandosi da sola la zappa sui piedi -consente agli studenti universitari di compiere uno o due semestri di vita e di studio in un’università di un Paese diverso dal proprio, con pieno riconoscimento dei crediti conseguiti all’estero. Le istituzioni accademiche coinvolte accettano in maniera elastica le differenti metodologie di studio e di contenuti in base al “principio della stima e della fiducia reciproca”. Gli obiettivi generali dell’Erasmus si possono riassumere in due punti fondamentali: la promozione della pace attraverso l’amicizia tra i giovani di Paesi diversi e la democratizzazione del diritto allo studio offrendo a un gran numero di studenti un’esperienza formativa all’estero che non ritarda il conseguimento del titolo di studio. 

  Il Programma prevede un contributo finanziario a favore dei partecipanti in modo che tale esperienza non costituisca un privilegio di pochi, ma un’opportunità per chiunque “capace e meritevole”, che desideri coglierla. A partire dal 2014 il programma europeo è stato potenziato come Erasmus Plus, coinvolgendo a oggi più di dieci milioni di persone, circa 69mila organizzazioni, fra università̀ e istituzioni di istruzione superiore in 33 Paesi e copre ambiti quali istruzione scolastica, educazione degli adulti e istruzione superiore-universitaria, sport.

 Sofia Corradi ha raccontato tutti i suoi sforzi per dar vita al progetto Erasmus in un libro pubblicato nel 2015.

La Redazione