L’Istituto di Cultura di Londra celebra Dante

L’Istituto di Cultura di Londra celebra Dante

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A 700 anni dalla morte

Settecento anni fa, nella notte tra il 13 e a 14 settembre 1321, moriva di malaria a 56 anni  Durante Di Alighiero Degli Alighieri, detto Dante, e l’Istituto di Cultura di Londra in collaborazione con arburg Institute e University College London, celebra la ricorrenza con un ciclo di venti seminari online, in calendario  dal 12 gennaio al 29 giugno.

   I seminari – presentati da Alessandro Scafi (Warburg Institute), Tabitha Tuckett (UCL) e John Took (UCL) – sono stati concepiti per illustrare la figura di Dante come poeta, filosofo e politico e visionare numerosi testi al fine di ricostruire la morale e il mondo intellettuale nel quale il più grande genio letterario italiano era immerso, individuando le fonti di influenza e la cultura  dell’epoca. 

  Gli incontri sono stati suddivisi in quattro parti. La prima parte analizza la Divina Commedia, una delle principali testimonianze della civiltà medievale, nella quale l’autore narra l’immaginario viaggio attraverso i regni ultraterreni per raggiungere la Trinità; nella seconda parte si affronta il tema dei rapporti tra la poesia e la filosofia di Dante; nella parte terza è la volta della relazione tra anima e corpo, con attenzione al rapporto con la Chiesa e il Cristianesimo, considerando che la Bibbia è il libro-chiave di Dante e se ne trovano vistose tracce non solo nella Divina Commedia, ma anche in altre opere quali Vita Nova e De Vulgari Eloquentia. Non manca nemmenoun’analisi dell’approccio di Dante nei confronti dell’Islam, in particolare attraverso l’influenza che riceverà dal Libro della Scala, opera araba della quale si trova traccia, ad esempio, nel concetto islamico di spirito della vita, che Dante cita nelle sue opere; nell’ultima porzione di seminari sono in programma una serie di eventi speciali che includono la presenza di poeti, linguisti, esibizioni d’arte e concerti.

   La morte di Dante (per il settimo centenario della scomparsa è in programma un diluvio di eventi un po’ ovunque in Italia e nel mondo)  suscitò già all’epoca grande rammarico nel mondo letterario, alla quale seguirono funerali in pompa magna.    Nel tempo l’orgoglio italiano non si è affievolito, tanto che ancora oggi risuona come il principale riferimento della lingua italiana, e l’Italia, ma non solo, non smette mai di celebrare l’amore per l’arte del poeta, che cantò “l’amor che move il sole e l’altre stelle”.

Ilenia Valleriani