OROSCOPO VERDE Pomona Urania, “le Stelle nell’Orto”: Cancro

OROSCOPO VERDE Pomona Urania, “le Stelle nell’Orto”: Cancro

CANCER 22 giugno / 22 luglio

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Oroscopo Verde

Hera detestava Ercole, uno dei più significativi figli illegittimi di Zeus, e non perdeva occasione per mettergli i bastoni fra le ruote. In particolare nel caso dell’Idra di Lerna, gli mise alle calcagna un granchio per mordergli i piedi e ovviamente Ercole lo schiacciò. A onorevole memoria della sua vittima, Hera lo piazzò nello zodiaco. Abbiamo così la costellazione del Granchio, storpiato in Cancro per assonanza col nome greco “karkinos”. Nel segno della Luna, i cancri sono intuitivi e fantasiosi, talvolta appunto lunatici. Sono collegati al mito della Grande Madre e conseguentemente al’idea della persona accogliente, affettuosa e premurosa: anche sensibili ed emotivi, i cancri impersonano l’amore incondizionato del genitore per la prole. Sognano insomma la famiglia felice, ma nel caso della donna, questa rischia di identificarsi totalmente con il suo ruolo materno da dimenticare la funzione di moglie e amante, con le conseguenze del caso. Inoltre i cancri indulgono nella pigrizia e nelle comodità e tendono a lasciare le cose come stanno se fa troppa fatica cambiarle.

L‘aggancio continua con il frutto che attira le carezze come le gote dei pargoli di cui si dice “hanno la pelle di pesca”. Prodotto di questa stagione, è originaria della Cina, dove è simbolo di immortalità, mentre in Giappone l’ albero è considerato sacro perché protettore contro gli spiriti maligni. Introdotta in Grecia forse da Alessandro Magno dopo le spedizioni persiane, da cui il nome “persica”, anche in Europa al suo albero furono conferiti poteri sovrannaturali per quanto un po’ distorti: fu l’albero maledetto degli stregoni che gli trasferivano le malattie dei pazienti. Per esempio bastava stare appoggiati con la schiena ad un pesco per qualche ora per far passare la febbre, che si sarebbe trasmessa all’albero facendogli cadere le foglie. Insomma il capro espiatorio dei mali umani, un albero generoso che si sacrifica per noi, come appunto fanno genitori per i figli. Un albero da tenere in ogni giardino, specie di questi tempi. Senza contare gli stupendi fiori, dipinti su ogni panello orientale da 4000 anni. In particolare era i frutto sacro ad Arpocrate, divinità egizia identificatosi con Horus, figlio di Iside e Osiride, quindi protettore dell’infanzia e collegamento con il mito della Grande Madre del segno del cancro, identificata per secoli da Iside per poi passare lo scettro alla Madonna.

MM