ITALO-DISCENDENTI E “TURISMO DELLE RADICI”

ITALO-DISCENDENTI E “TURISMO DELLE RADICI”

LA PENISOLA CI PUNTA MOLTO

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L’Italia vuole sviluppare al massimo il “turismo delle radici”, quello cioè che attira nella terra d’origine i tantissimi connazionali residenti all’estero e i loro discendenti.

“Si tratta di quella forma di turismo che non consiste soltanto nel ritornare in Italia, per quel bacino di utenza enorme che stimiamo tra 60 e 80 milioni di italo-discendenti nel mondo. Non è quindi solo la scoperta della bellezza dei luoghi d’origine del nostro Paese ma anche un vero e proprio percorso emozionale alla scoperta della cultura, delle tradizioni, della lingua e spesso anche dell’albero genealogico. Questo è un turismo diverso e coinvolgente, lontano dai luoghi classici del turismo italiano ma che può rappresentare un volano”, ha indicato Luigi Maria Vigna- li, Direttore Generale per gli “expats” al Ministero degli Esteri, quando è stato intervistato per la trasmissione Rai “L’Italia con Voi”.

Tra le iniziative del ministero per la promozione del turismo, duramente colpito dalla pandemia, c’è proprio quello di ritorno dove sono in gioco i ricordi, la storia e gli antenati delle famiglie emigrate e che rappresenta un importante fatturato annuo (circa quattro miliardi di euro e di almeno dieci milioni di turisti di ritorno).

“Qui parliamo ha spiegato il diplomatico di una sfera emotiva che consente di riscoprire l’enogastronomia e la lingua. Stiamo realizzando dei questionari all’estero per scoprire il profilo del turista di ritorno e abbiamo realizzato le prime guide sul turismo delle radici che già riguardano alcune regioni italiane. E’ stato quindi attivato un primo corso universitario di turismo culturale integrato, in Calabria, proprio per sviluppare questo settore del turismo”.

Tra i turisti di ritorno si contano personaggi illustri come il grande regista Francis Ford Coppola, autore di capo- lavori assoluti come “Il Padrino”: il suo paese di origine è Bernalda in provincia di Matera. Le immagini di repertorio degli inizi degli anni ’90 mostrano, accanto a Coppola in visita al suo paese, il cugino Michele Russo che è at- tore teatrale nonché interprete ne “Il Padrino 3”. Vignali ha menzionato anche l’attore Robert De Niro, il sindaco di New York Bill De Blasio, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo: tutti personaggi di spessore che tornano in Italia alla riscoperta delle loro radici.

“Stanno nascendo anche luoghi del- la conservazione della nostra storia di emigrazione ossia vari musei: mi piace ricordare l’archivio diaristico nazio- nale di Pieve Santo Stefano”, ha detto Vignali mettendo in evidenza che al centro del progetto culturale del turismo delle radici ci sono soprattutto i borghi: “E’ dai borghi che partivano gli emigranti e purtroppo spesso questi borghi italiani bellissimi sono però abbandonati e lasciati a se stessi. Il turista di ritorno può adottare il proprio borgo e comprare casa perché questi turisti vogliono tornare più volte e questo significa far rinascere questi luoghi”.

In apertura al programma tv è stato dato spazio alla storia di Marina Giudice, blogger italoargentina di Buenos Aires, che ha rievocato il suo percorso di turista delle radici quando è tornata a Conflenti, comune con poco più di mille abitanti in provincia di Catanzaro, per andare nel santuario e vedere la Madonna alla quale era molto devoto suo nonno. “A Conflenti ho ritrovato la mia identità”, ha confessato con nostalgia la blogger.