PANDEMIA: SPUNTA IL VACCINO “MADE IN ITALY”

PANDEMIA: SPUNTA IL VACCINO “MADE IN ITALY”

Sviluppato a Castel Romano

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Sono la bellezza di 165 i vaccini contro il coronavirus in via di impetuoso sviluppo nel mondo e tra questi ce ne è uno al cento per cento “made in Italy”che a fine luglio ha avuto il via libera dell’Aifa (l’agenzia del farmaco) per la sperimentazione su cavie umane.

Si tratta di un vaccino piuttosto promettente, che ha già avuto una valutazione positiva da parte dell’Istituto superiore di sanità e del Comitato etico dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma. Lo ha messo a punto un’azienda bio-tecnologica laziale, la ReiThera di Castel Romano.

La sperimentazione riguarda novan- ta volontari divisi in due gruppi (adulti tra i 18 e 55 anni e anziani tra i 65 e 85 anni), è pilotata dallo Spallanzani e dal Centro ricerche cliniche di Verona, ha l’appoggio del Ministero della Ricerca, del Centro nazionale delle ricerche e della Regione Lazio e punta a due obiettivi di fondo: verificare la sicurezza del vaccino (in grado di provocare l’insorgenza di anticorpi nelle cavie animali) e la sua capacita’ di offrire un’adeguata difesa.

Chiamato “GRAd-CoV2”, il vaccino totalmente “made in Italy” è basato su un “vettore adenovirale”, alla pari di quello in via di ultimazione all’Universita’ di Oxford con la collaborazione di un’azienda laziale, la Advent-Irbm di Pomezia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza e quello dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi hanno sottolineato entrambi l’importanza che l’Italia partecipi alla corsa al vaccino.

Speranza ha parlato di “un’altra opzione sul campo che potrebbe farci uscire definitivamente dalla crisi e che dimostra come la ricerca scientifica e farmaceutica in Italia sia all’avanguardia di fronte a questa sfida globale”.

“La ricerca italiana ha dichiarato dal canto suo Manfredi sta lavorando senza sosta per dare presto risposte al Paese e garantire la creazione di un vaccino contro Covid in un futuro non lontano. Continueremo come Governo a monitorare i diversi gruppi di ricerca che stanno lavorando in una lotta contro il tempo”.

In effetti si stanno elaborando nel mondo vaccini contro il coronavirus basati su svariati principi e svariate biotecnologie e le tre più ingombranti potenze del pianeta Stati Uniti, Cina e Russia fanno a gara per arrivare per primi, soprattutto per una questione di prestigio internazionale e spesso senza esclusione di colpi (ad esempio spiandosi l’un l’altra).

Per quando riguarda il vaccino anti- Covid ChAdOx1, messo a punto dallo Yenner Institute della Oxford University con la collaborazione dell’azienda di Pomezia, le ultime notizie sono più che promettenti: ha infatti indotto “una forte risposta immunitaria e anticorpale” nei primi cinquantsei giorni di sperimentazione e mostrato “un profilo di sicurezza accettabile”.

“Serve ancora tempo e prudenza. Ma ha commentato il ministro Speranza i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà in- fialato ad Anagni, sono incoraggianti.

L’Italia, con Germania, Francia e Olanda, è nel gruppo di testa per questa sperimentazione. Continuiamo ad investire sulla ricerca scientifica come chiave per sconfiggere il virus”.