DECRETO RILANCIO NON DIMENTICA EXPATS

DECRETO RILANCIO NON DIMENTICA EXPATS

MA MOLTO RESTA DA FARE

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Il governo italiano non si è dimenticato degli italiani all’estero quando a luglio ha varato “Il Decreto Rilancio” a sostegno dell’economia messa in ginocchio dalla pandemia: agli expats sono state estese le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus per le seconde case, è stato eliminato il vincolo di un periodo minimo di residenza in Italia ai fini dell’acquisizione del diritto al Reddi- to di emergenza (REM), è stato deciso l’ulteriore finanziamento del Fondo per l’assistenza agli ita- liani all’estero in condizioni di indigenza, è stato approvato il sostegno economico a favore dei lavoratori frontalieri rimasti senza occupazione, sono state approntate azioni di promozione del “turismo di ritorno” degli emigrati italiani e si è proceduto a finanziamenti aggiuntivi a favore delle Camere di commercio italiane all’estero.

Queste “importanti” misure che riguardano la condizione degli italiani nel mondo sono state previste anche grazie alle iniziative politiche e parlamentari del PD e degli eletti all’estero”, sot- tolinea in una nota Angela Schirò, deputata Pd eletta in Europa.

“Non è naturalmente un punto di arrivo, ma di ripartenza”, indica la deputata Pd, “perché sono ancora diverse e importanti le battaglie a tutela delle nostre collettività da perseguire ed attua-re. Ad iniziare dalla problematica dell’IMU che, nonostante i nostri caparbi tentativi, non è stata presa in esame da Parlamento e Governo”.

“Sarà un nostro impegno prioritario assicura trovare il modo di sensibilizzare Stato e istituzioni italiani affinché l’ingiustizia subita con la Legge di Bilancio per il 2020 che ha eliminato l’esenzione per i nostri pensionati residenti all’estero, su richiesta degli organismi europei, sia emendata e sia ripristinato l’esonero dal pagamento della tassa immobiliare”.

“Fuori dalle discussioni lamenta Angela Schirò è rimasto anche il tema dell’esenzione per i nostri connazionali del pagamento del canone RAI, per il quale avevo presentato uno specifico emendamento: imposizione da correggere visto che i nostri connazionali che vivono all’estero il canone televisivo già lo pagano nei Paesi di re- sidenza. In materia fiscale rimangono irrisolte le anomalie e le contraddizioni della normativa italiana e delle convenzioni internazionali per cui molti contribuenti italiani residenti all’estero sono colpiti dalla doppia imposizione fiscale. In materia previdenziale ci battiamo da anni per una sanatoria degli indebiti pensionistici che riducono i già irrisori importi delle pensioni pagate all’estero quando si è chiamati a rimborsare somme già riscosse ma non dovute per gli errori dell’Inps. In materia di politiche del lavoro sareb- be auspicabile che questo Governo introducesse degli ammortizzatori sociali mirati al sostegno economico e occupazionale dei nostri giovani che rientrano in Italia ma non riescono a trovare un lavoro”.

“Come si vede, conclude Schirò il cammino è ancora lungo e impegnativo e, per questo, il mio impegno non verrà certo a mancare per il prosieguo di questa legislatura”.