NELL’ESTATE DEL COVID AL CINEMA IN DRIVE-IN

NELL’ESTATE DEL COVID AL CINEMA IN DRIVE-IN

L’INIZIATIVA A MILANO

683
SHARE

C’è chi data la sua nascita nel 1921 a Dallas negli Usa come ristorante per auto che poi si è evoluto anche in cinema e chi ritiene abbia visto la luce nel 1933, grazie ad una struttura nata nel New Jersey sempre negli Stati Uniti. Sta di fatto che a distanza di 100 anni il drive-in è ritornato in auge a Milano come una possibilità di andare al cinema senza stare in un locale al chiuso e quindi con un forte rischio di prendersi il coronavirus.
L’iniziativa è stata realizzata a Scalo Milano Outlet & More, l’outlet cittadino a pochi minuti dal capoluogo lombardo che ha deciso di organizzare a luglio e agosto una ricca programmazione, adatta per tutti i gusti e per tutte le età, in modo da andare incontro ai tanti milanesi rimasti in citta’ durante un’estate senz’altro molto diversa dal solito.
Dal 23 luglio per tutti i giovedì, venerdì, sabato e domenica delle quattro settimane fino al 16 agosto, all’interno del parcheggio sterrato adiacente il parcheggio multipiano èNellestate stata allestita una grande area dove rivedere pellicole simbolo della storia cinematografica.
Le persone potevano prenotare il loro ingresso tramite il sito scalomilano.it/drive-in dovendo presentarsi entro le ore 20.00 nella data scelta. Le proiezioni hanno avuto inizio ogni giorno alle ore 21.00. Ma si poteva accedere al proprio parcheggio, op- portunamente indirizzati dallo staff preposto, dalle ore 18.00.
La ricca programmazione si e’ conclusa il 16 agosto con Shall We Dance, pellicola cult con un cast stellare composto da Richard Gere, Jennifer Lopez e Susan Sarandon.
Il drive-in made in Scalo Milano ha dato ai visitatori anche l’opportunità di ordinare cibo e bevande secondo quanto indicato nel volantino della serata distribuito all’ingresso.
Comodamente in macchina, ognuno ha potuto scegliere dall’ampia offerta dei ristoranti partner di Scalo Milano, decidendo se ordinare tramite whatsapp o telefonino.
Insomma Milano ha fatto rivivere nella pazza estate del Covid un piccolo mito americano finora quasi mai sperimentato in Italia.