Campari, sempre a bracetto con l’arte

Campari, sempre a bracetto con l’arte

Evento A2B in Ambasciata

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Il Gruppo Campari è stato protagonista del secondo appuntamento della serie A2B – Art2Business, lanciata lo scorso anno dall’Ambasciatore di Italia a Londra Raffaele Trombetta con un duplice obiettivo: promuovere l’arte, la cultura e la creatività italiane; valorizzare le relazioni, storiche, attuali o potenziali, tra il mondo del business e quello dell’arte.

Il gruppo Campari vanta più di un secolo di stretto legame con l’arte italiana, come illustrato dalle speaker Anita Todesco, Curatrice della Galleria a Sesto San Giovanni, e Nicol Degli Innocenti, corrispondente de Il Sole 24 ore da Londra.

Nel suo intervento di apertura, l’Ambasciatore Trombetta ha evidenziato come Campari, uno dei brand italiani più noti al mondo, rappresenti l’esempio ideale di matrimonio tra business e arte: grazie alle opere di alcuni influenti artisti e designer ingaggiati da Davide Campari, come Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich e Adolfo Hohenstein (cinque di queste opere sono state esposte in Residenza in occasione dell’evento), le campagne Campari già all’inizio del XX secolo sfumavano, fino a farli scomparire, i confini tra arte e pubblicità.

Si trattava, ha notato Anita Todesco, di una precisa scelta strategica da parte dell’azienda, con la selezione, fra l’altro, di artisti dai diversi stili per coinvolgere e attrarre verso Campari diverse fasce di consumatori.

Di grande impatto e significato fu, in particolare, la relazione di Campari coi
futuristi, che apprezzavano l’immediatezza degli slogan e la possibilità di applicare l’arte a qualcosa di concreto, come un prodotto, per mezzo della pubblicità. Fra tutti spicca il legame con Fortunato Depero che, nel 1932, disegnò la bottiglietta conica del Campari Soda, una felice coniugazione di bellezza e funzionalità: la forma e l’assenza di etichette ne facilitarono grandemente il trasporto e la distribuzione.

Intenso anche il rapporto del brand col mondo del cinema: Federico Fellini realizzò, nel 1980, uno spot per Campari, mentre Matteo Garrone ha appena firmato un cortometraggio, Entering Red, per celebrare il centenario della creazione del Negroni. Tutta l’arte, gli oggetti e le icone Campari sono ad oggi custoditi – e fruibili al pubblico – nella Galleria Campari, in quella che era la storica sede della fabbrica, poi trasferita a Novi Ligure. Il pubblico londinese ha potuto entrare in contatto con una parte rappresentativa della storia artistica di Campari attraverso la mostra ospitata dalla Collezione Estorick lo scorso anno. L’evento con al centro il Gruppo Campari ha avuto luogo il 13 febbraio scorso. La serie Art2Business proseguirà nel 2019 con appuntamenti dedicati al mondo dell’arte, della moda e della musica.

La Redazione