Tre deputati a difesa di camere di commercio all’estero

Tre deputati a difesa di camere di commercio all’estero

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Tre parlamentari della maggioranza sono scesi in campo a difesa delle Camere di Commercio all’estero e hanno fatto approvare l’8 dicembre scorso alla Camera dei Deputati un ordine del giorno che impegna il governo a dotarle di fi nanziamenti adeguati.

Nell’ordine del giorno Billi Simone, Luís Roberto Lorenzatto (eletti nella coalizione di Centro Destra per Lega Salvini Premier rispettivamente in Europa e nel Sud America) e Mario Borghese (del Movimento Associativo Italiani all’estero, MAIE) chiedono che il governo assegni “un contributo non inferiore al 95%” della dotazione globale alle Camere di Commercio (CCIE) riconosciute dallo Stato italiano che sono settantasette, operano in 55 Paesi e associano, su base volontaria, 20.000 imprese, sviluppando annualmente più di 300 mila contatti di affari.

Le CCIE – sottolineano i tre deputati – sono connesse «a rete» in un sistema di promozione, radicato sui territori esteri, che costituisce un punto di riferimento per le comunità di affari italo-locali e un supporto di servizio alle piccole e medie imprese italiane. Da qui l’opportunita’ di dar loro le risorse necessarie per continuare in una cruciale missione a favore del “made in Italy”.

Le Camere di Commercio all’estero hanno visto, in sei anni, ridurre sensibilmente il cofi nanziamento pubblico che sulla base delle percentuali di contribuzione degli scorsi anni , si attesta mediamente a meno del 30 per cento della spesa rendicontata, rispetto alla previsione normativa di un massimo del 50 per cento. Vengono così messe a repentaglio la continuità di servizio, la capacità di rappresentanza degli interessi imprenditoriali all’estero, nonché l’attivo supporto ai processi d’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane.

Nell’ordine del giorno i tre parlamentari auspicano anche “un più adeguato cofi nanziamento della spesa sui programmi promozionali già realizzati nell’anno 2018 con risorse proprie” e assicurano di voler “lavorare con impegno tutti uniti nell’interesse di noi italiani all’estero anche in questi momenti diffi cili per l’Italia e l’Europa.”

La Redazione