Brexit: ancora rassicurazioni agli italiani in Uk

Brexit: ancora rassicurazioni agli italiani in Uk

Confronto in Ambasciata con sottosegretaria Suella Braveman

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Non importa che cresce il timore di un “no deal” ai negoziati sulla Brexit. Nei confronti degli “italian friends” residenti in Uk il governo britannico non cessa di essere rassicurante e così e stato anche la sera del 13 settembre quando l’Ambasciata d’Italia a Londra ha ospitato una conferenza sul tema “Brexit e diritti dei cittadini europei”.    Suella Braveman (sottosegretario al Department for Exiting the European Union e cioè al ministero della Brexit) e l’ambasciatrice a Roma Jill Morris – invitate alla conferenza – hanno fatto a gara nella ricerca di parole tranquillizzanti anche se hanno dovuto più o meno ammettere che l’accordo raggiunto lo scorso dicembre tra Londra e Bruxelles sulla permanenza dei cittadini europei già in Uk (o che arriveranno entro il 31 dicembre 2020)  rischia di essere rimesso in discussione se malauguratamene le trattative sull’uscita dall’Ue terminassero con un nulla di fatto, senza lo straccio di un qualche accordo.

Prendendo la parola dopo una breve introduzione dell’ambasciatore Raffaele Trombetta, l’ambasciatrice Morris ha messo comunque in evidenza che il suo governo farà tutto il possibile per evitare che la Brexit ostacoli i “robusti legami” esistenti tra Italia e Regno Unito.

Apprezziamo – le ha prontamente fatto eco Suella Braveman, nata in Uk da genitori emigrati da Kenya e Mauritius negli Anni Sessanta – l’importante contributo della comunità italiana che vive e lavora nel Regno Unito”.

Anche in caso di un nefasto scenario di “no deal” Suella Braveman ha assicurato che Londra non intende cacciare nessuno dei cittadini europei già residenti in Uk e nemmeno utilizzarli come “bargaining chips” e cioè merce di scambio.

La sottosegretario alla Brexit ha ripetuto vecchi cavalli di battaglia della primo ministro Theresa May (tipo “Usciremo dall’Ue e non dall’Europa”) e ha sottolineato che in base alle procedure decise gli europei in Uk conserveranno dopo la Brexit gli stessi diritti di oggi e potranno ottenere il “settled status” con un iter burocratico estremamente semplificato.

DSC_5378a (1)Alla conferenza, moderata dal vicecapomissione dell’ambasciata Alessandro Motta, ha partecipato una nutrita rappresentanza di italiani e di associazioni italiane in Uk che hanno potuto interagire direttamente con gli esponenti del governo di Sua Maestà ponendo loro molte domande. L’ambasciatore Trombetta ha chiuso la conferenza ringraziando gli speaker per le informazioni fornite e ha messo in risalto la grande importanza di condividere ad ogni livello le informazioni sulla Brexit, in special modo per quanto riguarda i diritti dei cittadini Ue e le questioni inerenti la loro vita concreta. Ha anche auspicato che tutte le promesse fatte diventino realtà.

LaR