Jovanotti trascina il pubblico di Wembley

Jovanotti trascina il pubblico di Wembley

Due ore e mezza di fantasmagorico show

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Jovanotti sei confermato uno dei più importanti cantanti e showmen italiani a Londra dove per un suo fantasmagorico concerto di due ore e mezzo gli hanno concesso nientemeno che Wembley.

Lorenzo “Jovanotti” Cherubini ha mandato in visibilio il pubblico quando si è esibito nella mitica arena il 25 giugno davanti a oltre quattromila persone, nel quadro di una tournee europea incentrata sul suo ultimo album, “Oh, Vita!”, prodotto da Rick Rubin e pubblicato da Universal Music alla fine dell’anno passato. Come capita quasi sempre se si tratta di artisti famosi con un ricco e celebre repertorio, gli spettatori si sono particolarmente infiammati quando Jovanotti ha riproposto sempreverdi cavalli di battaglia come ‘L’ombelico del mondo’. Forte è stato allo stesso tempo l’interesse per le sue creazioni più recenti, incominciando dalla canzone che dà il nome all’ultimo album (il suo quattordicesimo, già disco di platino grazie a più di 120.000 copie vendute). I fan hanno anche molto apprezzato il maxischermo alle spalle dell’artista dove in simbiosi perfetta con le canzone sono stati proiettati sofisticati, ipnotici video stile Mtv. Con la sua musica – etichettata spesso come hip hop dal tono rap – Jovanotti ha fatto breccia anche tra gli spettatori inglesi ammaliati dall’energia e dal calore delle canzoni.

“Offrirò un grande spettacolo gioioso e sono entusiasta di condividere la mia musica con tutte le persone che si uniranno a noi durante il mio tour live di Lorenzo 2018! Stiamo lavorando sodo per fare qualcosa di straordinario, farà impazzire”, aveva promesso il cantante e all’arena di Wembley e’ stato sicuramente di parola.

Il cantante ha tenuto a sottolineare i suoi forti, quasi ombelicali rapporti con la metropoli britannica: “Tanti – ha detto – sono i motivi che ci portano e ci richiamano in questa città come fosse un magnete importante, per me lo è stato tantissimo, moltissimo in tutta la mia vita”. A spezzoni, tra una canzone e un’altra, ha raccontato che proprio Londra fu la meta del suo primo viaggio a 15 anni (ai genitori aveva detto che andava in gita scolastica…) e a Londra ha composto ‘Gente della Notte’, dopo una scorribanda notturna per la citta’, e “l’Ombelico del Mondo” (che vide la luce su un modestissimo tovagliolino di un Fish&Chips).

Per quanto riguarda il suo ultimo album Jovanotti ha spiegato che l’ispirazione gli e’ arrivata dal “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes e da un lampadario… “È iniziato tutto – ha rivelato – da una pagina di Don Chisciotte, poi è arrivato il lampadario e ho visto lo spettacolo che volevo fare. Cercavo un punto di partenza, un’immagine, una suggestione. In questi casi divento un cacciatore, sto in agguato in cerca di cose che attirino la mia attenzione in modo speciale e soprattutto irrazionale, come un bimbo in gita”.

In effetti proprio i lampadari (tredici in tutto quelli in scena) hanno dominato il concerto-spettacolo che si e’ aperto con un cartone animato di tre minuti realizzato dal fumettista Manuele Fior, imperniato su Don Chisciotte e con la voce di Miguel Bose’ che impersona il cavaliere errante e recita in spagnolo. Prima di chiudere con “Viva la Libertà”, brano tratto dal suo ultimo album, Jovanotti ha reso omaggio agli italiani di Londra cantando con la chitarra “l’italiano” di Toto Cutugno ma cambiando l’ultima strofa: niente “italiano vero” ma “cittadino del mondo”….

La Redazione